No: la serietà di Tony

Un approfondimento (ricco di SPOILER) sul terzo capitolo della saga dell'Uomo di ferro

Abbiamo lodato la comicità e il carisma di Tony Stark, ma non possiamo non soffermarci sul “lato oscuro della Luna”: i turbamenti dell’eroe, che in questo film è tormentato da incubi ricorrenti, attacchi di panico e un generale senso di inadeguatezza. Non che ci sia niente di male nel provare a dare un po’ di spessore psicologico a un personaggio, ma quando il tormentato in questione è un’adorabile faccia da schiaffi come Robert Downey Jr. è chiaro che il peso di questi segmenti più oscuri viene ridotto all’inverosimile – a tratti sembra di vedere una buffa commedia a sfondo psicologico tipo Terapia e pallottole. Forse si poteva evitare.

Cinque cose che funzionano alla grande
La comicità di Tony
Il rapporto tra Tony e Pepper
Il Mandarino (SPOILER!)
La battaglia finale (SPOILER!)
La regia di Shane Black

Cinque cose che non ci hanno convinto per nulla
La sindrome-Batman (SPOILER!)
La durata
I rapporti di forza tra buoni e cattivi (SPOILER!)
La sindrome-Disney

© RIPRODUZIONE RISERVATA