Se Iron Man e Iron Man 2 erano film divertenti, nei quali il personaggio di Tony Stark veniva dipinto come un miliardario istrionico dall’esistenza perfetta e senza macchie, Iron Man 3 è un film francamente comico (qui l’opinione di Luca Maragno), alla faccia di tutti i proclami di serietà e cupezza arrivati in fase di promozione. Tony non fa passare una scena senza uno one-liner o due, ci sono gag fisiche buffe e si ride molto. E sapete che c’è? È giusto così: per quanto Iron Man sia più (teoricamente) tormentato, stiamo pur sempre parlando di un riccone che si costruisce armature volanti per hobby, e che fa del carisma e della faccia da schiaffi le sue armi migliori. In Iron Man 3 più che mai, Tony Stark è il contraltare solare e divertente di Bruce Wayne, e Robert Downey Jr. è ormai padrone assoluto del personaggio e delle sue follie. Noi promuoviamo con entusiasmo questa scelta.
Cinque cose che funzionano alla grande
Il rapporto tra Tony e Pepper
Il Mandarino (SPOILER!)
La battaglia finale (SPOILER!)
La regia di Shane Black
Cinque cose che non ci hanno convinto per nulla
La sindrome-Batman (SPOILER!)
La durata
I rapporti di forza tra buoni e cattivi (SPOILER!)
La serietà di Tony
La sindrome-Disney