No: la sindrome-Batman (SPOILER!)

Un approfondimento (ricco di SPOILER) sul terzo capitolo della saga dell'Uomo di ferro

Intendiamoci: non abbiamo niente contro la trilogia di Nolan, anzi la consideriamo uno dei miracoli cinematografici degli ultimi anni. Però, però… però se Il cavaliere oscuro – Il ritorno aveva un difetto era che, per essere un film su Batman, era curiosamente privo di Batman: il film era incentrato più su Bruce Wayne e i suoi turbamenti che sulle avventure di un predatore ninja notturno e silenzioso. Niente di male, è una scelta autoriale come un’altra, ma fa strano – e un po’ delude – scoprire che Shane Black ha applicato lo stesso trattamento a un eroe decisamente più baraccone e divertente come Iron Man. Su due ore e passa di film, il tempo totale in cui Tony indossa l’armatura non raggiunge la mezz’ora. Ci sarà chi apprezzerà la scelta. Noi avremmo preferito vedere più Iron Man di così.

Cinque cose che funzionano alla grande
La comicità di Tony
Il rapporto tra Tony e Pepper
Il Mandarino (SPOILER!)
La battaglia finale (SPOILER!)
La regia di Shane Black

Cinque cose che non ci hanno convinto per nulla
La durata
I rapporti di forza tra buoni e cattivi (SPOILER!)
La serietà di Tony
La sindrome-Disney

© RIPRODUZIONE RISERVATA