Sì: il Mandarino (SPOILER!)

Un approfondimento (ricco di SPOILER) sul terzo capitolo della saga dell'Uomo di ferro

E quando diciamo SPOILER intendiamo davvero SPOILER!

Capito?

Quindi se non avete ancora visto il film lasciate perdere! Cambiate pagina!

Perché questo è lo SPOILER più grosso che si possa fare. E infatti ve lo mettiamo comunque in bianco, per leggerlo dovete evidenziarlo con il mouse.

Perché il Mandarino, be’… il Mandarino non è Ben Kingsley ma Guy Pearce, cioè Aldrich Killian, scienziato geniale un tempo respinto da Tony Stark e che da allora cova un risentimento divorante nei suoi confronti. Talmente divorante da portarlo alla follia, e alla creazione di un’arma biologica in grado di modificare il DNA degli esseri umani e trasformarli in esseri quasi invincibili e in grado di rigenerarsi, Wolverine-style. Pearce è sublime nel ruolo, freddo, fascinoso e malvagio fino al midollo. E Kingsley? Be’, il suo Mandarino, il terrorista che lancia videomessaggi e compie attentati, altri non è che un attore di teatro che in cambio di cospicue quantità di droga e ragazze seminude ha deciso di prestare volto e talento alla missione terroristica di Killian. «Come con Bin Laden e Gheddafi, i nemici ce li costruiamo in casa» dice Killian a Stark: in una commedia a base di supereroi, una stoccata serissima alla società dell’immagine e all’America stessa. Niente male.

Cinque cose che funzionano alla grande
La comicità di Tony
Il rapporto tra Tony e Pepper
La battaglia finale (SPOILER!)
La regia di Shane Black

Cinque cose che non ci hanno convinto per nulla
La sindrome-Batman (SPOILER!)
La durata
I rapporti di forza tra buoni e cattivi (SPOILER!)
La serietà di Tony
La sindrome-Disney

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