Robin Hood, il primo kolossal

Il film diretto da Michael Curtiz ha come protagonista la star dell'epoca, Errol Flynn. Terza puntata del nostro speciale Robin Hood, i film che hanno rifatto la leggenda

Il leggendario eroe britannico, che “rubava ai ricchi per dare ai poveri” tornerà sul grande schermo il 12 maggio con il nuovo film di Ridley Scott, Robin Hood. Una nuova trasposizione cinematografica del mito, che cercherà di far luce e dare un’origine al personaggio. Con lo speciale Robin Hood, i film che hanno rifatto la leggenda ripercorriamo le trasposizioni cinematografiche più memorabili del mito. Ecco la terza puntata…

Sulla scia delle più tradizionali leggende sul personaggio di Robin Hood, approda al cinema nel 1938 uno dei film più famosi sull’arciere ribelle, La leggenda di Robin Hood, con protagonista Errol Flynn, il volto di successi come Capitan Blood (1935) e La carica dei 600 (1936), che con questo progetto conferma la sua fama. Prodotta da Warner Bros. Pictures, la pellicola a colori riceve quattro nominations (tra cui Miglior Film) agli Oscar, vincendone tre (Miglior Art Direction, Miglior Montaggio e Miglior Colonna Sonora). Nel 2004 si è aggiudicato anche il Saturn Award come Miglior Dvd nella cataogoria Film Classico.

Il film in pillole

Ambientato nel 1191, La leggenda di Robin Hood, ripercorre le gesta del nobile Robin di Locksley (Errol Flynn), che sfida Giovanni Senza Terra (Claude Rains), che intende impadronirsi del trono del fratello Riccardo Cuor di Leone (Ian Hunter). Robin viene dichiarato un fuorilegge e si nasconde nella foresta di Sherwood, dove raduna altri ribelli. Punto forte di questa trasposizione è anche la storia d’amore tra Robin (Flynn) e Marian (Olivia De Havilland), dama di corte che si ribella a Giovanni e si unisce all’arciere quando viene a conoscenza dei loschi piani del reggente contro Riccardo.

Curiosità

La pellicola riscuote ottimi riscontri, incassando negli Usa circa 4 milioni di dollari (i biglietti costavano meno di 25 centesimi all’epoca). Merito del successo, la regia di Michael Curtiz (che sostituisce in corsa il collega William Keighley e che in seguito avrebbe regalato alla settima arte cult come Casablanca e Bianco Natale), e l’indimenticabile interpretazione del protagonista Errol Flynn, che grazie alla performance “in calzamaglia” riuscì a farsi scritturare da Warner Bros. Pictures anche per il western Gli avventurieri (dove interpreta ancora una volta un difensore dei deboli oppressi, sempre sotto la direzione di Curtiz) e per Il Conte di Essex, il dramma romantico su Elisabetta I, con Bette Davis. Fu uno dei primi film in Technicolor tricromico (il procedimento di cinematografia a colori impiegato su larga scala, usata per la prima volta nel 1932, che sostituì il britannico Kinemacolor).


Sotto la locandina internazionale e una foto di Errol Flynn:

Ecco una clip, doppiata in italiano della pellicola. Robin (Errol Flynn) affronta Giovanni Senzaterra (Claude Rains) e lo sceriffo di Nottingham (Melville Cooper), entrando nel castello…

Interpreti e personaggi:

Errol Flynn: Robin Hood

Olivia De Havilland: Lady Marian

Basil Rathbone: Sir Guy di Gisborne

Claude Rains: Giovanni Senzaterra

Ian Hunter: Riccardo Cuor di Leone

Alan Hale: Little John

Eugene Pallette: Frate Tuck

Harry Cording: Dickon Malbete

Melville Cooper: Sceriffo di Nottingham

Vai alla prima puntata dello speciale: Robin Hood, eroe muto

Vai alla seconda puntata dello speciale: Robin Hood, arriva il fascino di Douglas Fairbanks

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