Film e gadget: Il giocattolo si trasforma in pezzo da collezione

Dal semplice giocattolo per bambini a costose riproduzioni in edizioni limitate, come la pistola di Han Solo o il costume dell'Uomo Pipistrello

Pubblichiamo la quarta puntata del nostro approfondimento sulla storia del merchandising cinematografico, con cui ripercorriamo tutte le tappe che hanno reso le action figure, i gadget, i giocattoli e i prodotti più bizzarri ispirati ai film un vero e proprio culto per tutti gli appassionati di cinema.

Il merchandising cinematografico si suddivide quindi in due grandi tipologie: i giocattoli su licenza e i pezzi da collezione, una macrocategoria, questa, che contiene sia i giocattoli, magari vecchi di venti o trent’anni, difficilmente reperibili e in perfette condizioni, sia gli oggetti da collezione veri e propri, come le repliche ufficiali dei materiali o dei costumi di scena spesso realizzati in edizioni limitate e numerate. Nel primo caso si tratta di prodotti realizzati in serie per la vendita su vasta scala, facilmente reperibili e indirizzati a un pubblico anche molto giovane come nel caso dei protagonisti de I Pirati dei Caraibi, delle navi della stessa serie o del merchandising dedicato a Batman con le varie Batmobile, i gadget e i personaggi dei film. Nel corso degli anni le modalità di produzione si sono raffinate e questi prodotti appaiono sempre più simili alle loro controparti reali, tuttavia, grazie alla grande diffusione, il prezzo di questi prodotti rimane contenuto e compreso tra i 20 e i 40 euro, come nel caso della Batmobile giocattolo. Nel secondo caso, gli oggetti da collezione, il discorso cambia sensibilmente. Partendo proprio dal Batman più recente, è possibile acquistare il suo famoso mantello e la sua maschera nera, ma a un prezzo che supera i 450 dollari, ovviamente a seconda della qualità o, tanto per tornare ancora a Guerre Stellari, la replica della pistola di Han Solo (nella foto) per circa 1000 dollari. Questi, giusto per farsi un’idea di massima, i prezzi e le tipologie di oggetti disponibili.

Nel prossimo capitolo scopriremo come E.T., Tron e Ghostbuster sfruttarono il merchandising a 360°, aprendo la strada ai più recenti cartoni animati targati Pixar.

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