Titanic 3D è un film molto difficile da analizzare. Se da una parte siamo davanti ad un capolavoro, un film storico che ha fatto la storia del cinema (scusate il gioco di parole), dall’altra invece si ha una conversione 3D quasi inutile, se non in un paio di scene. Esatto: James Cameron, il “dio del 3D”, ha fatto cilecca e purtroppo non è riuscito a riproporre un altro film caratterizzato da un 3D soddisfacente (com’è stato invece con Avatar e Sanctum, anche se in veste di produttore esecutivo).
Ovviamente per un film del genere si può facilmente chiudere un occhio e godersi sul grande schermo, soprattutto se non se ne ha ancora avuta la possibilità, uno dei film più belli della storia del cinema. Per di più, oltre a non risentire per niente della “discreta” conversione 3D, gode di un restauro completo supervisionato da Cameron in persona.
Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, allora quasi sconosciuti, ora sono due delle stelle più talentuose del cinema e, grazie alla loro grandissima performance in Titanic, hanno dato il via alle loro carriere nel migliore dei modi. James Cameron, nemmeno a dirlo, firma un’altra perla del cinema recente come solo lui sa fare, aggiungendo a una trama apparentemente “banale”, emozioni che solo pochi altri film sanno trasmettere.
Gli effetti speciali, datati 1997, non risentono per niente del passare degli anni e la colonna sonora riesce ancora a emozionare, sebbene la punta di diamante “My Heart Will Go On” di Céline Dion sia tuttora una delle canzoni più ascoltate e amate nel globo.
In conclusione, Titanic, seppur con un 3D non convincente, rimane un film da vedere al cinema a tutti i costi, sia che l’abbiate già visto o che sia la prima volta. James Cameron aveva ragione: il Titanic non ha età.
La scena finale del film racchiude sicuramente lo spirito di questa recensione: Rose, sul letto di morte, sogna di tornare per l’ultima volta sul Titanic con Jack e forse è l’ora che anche noi ci torniamo sul Titanic, la nave dei sogni, un’altra volta, come sempre splendida.