THE DARK SIDE OF THE SUN
Giocare al sole, all’aria aperta, è il sogno di ogni bambino. Qualcuno di questi però, un sogno così, non potrà mai viverlo. Questi qualcuno sono i protagonisti di “The dark side of the sun”,e sono Katie, McKenzie, e Rachel, che insieme ad altri adolescenti sono affetti da una rarissima malattia della pelle, l’ XP ( Xeroderma Pigmentosum), che in parole povere, rende questi giovani allergici al sole, e più in generale, ai raggi ultravioletti.
Il tutto porta a gravi tumori della pelle, aspettative di vita basse, e ad una vita vissuta come gufi e vampiri, ovvero più di notte che di giorno. I loro genitori però, hanno fondato un campo estivo, chiamato “Camp Sundown”, dove questi ragazzi, per qualche giorno, possono incontrarsi e stare tutti insieme, condividendo i loro sogni, aiutandosi a vicenda nel convivere con questa malattia, e scoprendo assieme, che anche la notte, che è il loro habitat naturale, non fa così paura, ma può aiutare invece a far trovare ai ragazzi l’unica luce che non crea loro alcun problema o ustione, quella che ognuno di loro ha dentro i propri cuori.
Carlo Shalom Hintermann ci racconta in un film che è un misto di documentario e film animato la storia, i sogni, le difficoltà e la forza di questi ragazzi, e delle loro famiglie, che insieme cercano di dare ai loro figli una vita il più normale possibile.
Accanto alle “esperienze” notturne dei ragazzi il regista affianca la storia animata di Father Night, che nasce dalla loro immaginazione, che forse, è diversa ma non meno bella dai loro coetanei che vivono alla luce del sole.
Diversa ma non di certo meno entusiasmante e magica, che porta i ragazzi a desiderare si la luce del giorno, ma ad amare il buio “luminoso” della notte, che non è nemico, non è spaventoso, non è temuto.
Li aiuta bensì a vedere meglio la luce che splende nei loro cuori, e che ogni giorno, nonostante la difficoltà che comporta la loro malattia, li spinge a sognare di fare cose normalissime, come temrinare gli studi, lavorare, trovare come tutti gli altri, un loro posto nel mondo.
Nella parte documentario , i ragazzi affetti da XP ed i loro genitori, ci raccontanto le loro storie, senza una lacrima, senza un tono pietoso, ma con forza, realismo, ed entusiasmo, quell’entusiasmo che è forse la più forte medicina che meglio può aiutarli nella lotta a questa fastidiosa e crudele malattia.
EDUCATIVO.