Un cineasta che non sta passando uno dei migliori periodi della sua carriera cinematografica e artistica è Ridley Scott, anche se è presto parlare di declino, ultimamente sembrava aver perso il suo tocco e dopo i fallimentari “Robin Hood” e “Prometheus” Scott firma “The counselor – Il procuratore” la sua nuova opera fischiata in America, dedicata al fratello Tony morto suicida durante le riprese del film. Questa volta però la critica americana si è sbagliata di grosso, Scott ha firmato una delle sue pellicole più riuscite, che seppur con qualche difettuccio, si lascia guardare con grande facilità, sorprendendo lo spettatore.
Uno stimato avvocato (il sempre bello e bravo Michael Fassbender) è fidanzato con Laura (una Penelope Cruz in grandissima forma) della quale è innamorato perdutamente, ma l’avvocato sta man mano vedendo la sua carriera professionale andare in frantumi e per continuare a mantenere un tenore di vita alto e per garantire un futuro dignitoso alla compagna, decide di entrare nel traffico dello spaccio della droga. Si mette in affari con Reiner (Javier Bardem)e accetta la proposta di prelevare un carico di cocaina del valore di 20 milioni di dollari oltre il confine messicano affiancato da Westray (Brad Pitt), ma la partita di droga viene persa e dal quel momento inizierà una spietata caccia agli uomini risucchiando anche il procuratore contro ogni sua previsione, trascinando dentro anche Laura perdendo le cose a cui tiene di più.
Per raccontare dall’avidità e della spietatezza dell’animo umano Ridley Scott per farlo si serve del romanziere Cormac McCarthy, autore del romanzo che ha ispirato il pluripremiato film “Non è un Paese per vecchi”, e di un cast pieno di stelle ben assortito, capitanato dal sempre molto talentuoso Michael Fassbender, dal quale però non può non emergere la femme fatale Cameron Diaz, qui al culmine della sua bellezza e bravura riuscendo ad interpretare splendidamente un personaggio subdolo, meschino e travagliato, una performance degna di numerosi riconoscimenti. Entrambi sono ben supportati dal resto del cast, una Penelope Cruz che anche qui dimostra di essere la grande attrice che è, Javier Bardem che ci regala un’altra ottima performance da aggiungere agli altri ruoli splendidi che ha interpretato e da Brad Pitt. Ma oltre ad uno script che non si fa scrupolo di mostrarci senza mezzi termini il mondo della droga in maniera dark con i termini del melò ma anche con un sottile humor nero e di un ottimo cast, davvero stellare, anche l’aspetto tecnico del film è davvero eccellente, la messa in scena è perfetta e curata in ogni minimo dettaglio, una regia raffinata, una splendida fotografia, un montaggio incalzante, delle maestose scenografie, degli sfarzosi costumi, un make-up che evidenzia lo spirito dei personaggi e le loro anime, accompagnati dalla bellissima colonna sonora che sottolineano bene le atmosfere del film, non fanno altro che rendere ancora più piacevole lo scorrimento del film. Scott si è finalmente rilanciato, realizzando una pellicola sorprendente che non è affatto quello che ci si aspetta.
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