Sin City: la recensione di MasterOfMovies

Il fumetto di Frank Miller, diventa pellicola! Un film pulp-noir, dalle tematiche orride, e storie al limite del lurido. Rimane comunque un cult con il suo stile fumettistico che ha poi caratterizzato anche il prossimo film di Miller “The Spirit”. E’ molto interessante vedere le scene fatte a fumetto, risultano anche più violente, ad ornare il tutto c’è una sceneggiatura magnifica e un cast stellare a partire da Bruce Willis andando per Mickey Rourke e passando per Nick Stahl (bastardo giallo). Il film narra tre storie differenti, tutte prese dai fumetti di Sin City, Un duro addio, Quel bastardo giallo e Un’abbuffata di morte, ci sarebbe anche Il cliente ha sempre ragione, ma lo hanno inserito solo in seguito alla riuscita del filmato girato per convincere Miller a girare il film. Il film andando avanti diventa sempre più violento e sanguinario, caratterizzando i personaggi con gli stereotipi del genere action, come Marv il forzuto, Hartigan il poliziotto che deve andare in pensione, Nancy la super-gnocca, e la parte di città controllata da una gang…. composta esclusivamente da ragazze poco vestite, violente e che per vivere si prostituiscono, nella città vecchia sono loro la legge. Sin City, letteralmente Città del peccato, titolo azzeccato per le tematiche hard-boiled che presenta il film (che dapprima presentava il fumetto). Tarantino dirige una scena per la simbolica somma di 1 $.

© RIPRODUZIONE RISERVATA