Rango: la recensione di Miss Sparrow86

“Rango”: un nome, un’identità:l’identità definita e piena di un film , l’identità sfumata e sfuggente del protagonista che compie un viaggio personale e metaforico riscoprendo se stesso nel vecchio West, nella piccola e arida città di Dirt che, rimasta senz’acqua per un losco giro d’affari si affida al nostro impacciato camaleonte.
Rango è probabilmente il più bel film d’animazione degli ultimi anni,sotto tutti i suoi aspetti. La tecnica grafica è semplicemente spettacolare e perfetta in ogni dettaglio (vedi i giochi di luce sul bicchiere, nel saloon, i dettagli degli occhi dei vari personaggi); la sceneggiatura tocca livelli di comicità e ironia che non possono non far ridere o sorridere, per passare poi nella seconda parte ad un tono più riflessivo e profondo. Che dire poi dei personaggi? Aldilà della loro “animalesca” simpatia, ognuno ha il suo ruolo insieme a Rango in questa avventura, nessuno escluso. Una nota di merito anche ad Hans Zimmer e ai Los Lobos per la colonna sonora, che accompagna “epicamente” le scene principali del film contribuendo a renderle ancora più incise ed emozionanti.
Rango è un concentrato di cultura western, del più alto e glorioso western (Clint Eastwood, Sergio Leone) e anche del cinema in generale(Paura e Delirio a Las Vegas, La notte dei morti viventi, Apocalypse Now). Un tributo ironico e giocoso, ma allo stesso tempo originale e per certi versi “colto”, che non non può lasciare indifferenti nemmeno i non appassionati del genere.
Divertente, simpatico, profondo Rango è un film d’animazione rivolto a tutti, anche se il pubblico adulto è quello più idoneo ad apprezzare totalmente il film.
Verbinski ha creato un capolavoro, difficilmente si poteva fare di meglio; l’innovatica tecnica dell'”emotion capture” si è rivelata validissima e con essa anche la scelta del cast di doppiatori/attori (Johnny Depp, Isla Fisher, Abigail Breslin, Alfred Molina, Bill Nighy…), doppiati splendidamente in lingua italiana.
L’unico appunto,ma è un aspetto relativo, è la lunghezza del film, e le numerosissime citazioni che molti magari non gradiscono, ma nonostante questo… chi non si è mai sentito solo una volta nella vita? Chi non si è mai chiesto “Chi sono io”? Chi, per una volta, non ha mai voluto essere un’eroe agli occhi degli altri? Rango alla fine ce l’ha fatta ed è entrato nella leggenda.
Un film assolutamente da vedere, da godere, da… amare.
by Erika Sparrow
VOTO: 9/10

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