Il Cigno nero – Black Swan: la recensione di cloe89

Un film inquietante, come pochi. E’ incredibile come il regista sia riuscito a tirar fuori tanta emozione da una storia apparentemente scarna: una ballerina (Natalie Portman) vuole diventare l’interprete del Cigno Bianco e del Cigno Nero, ma ha dei problemi. Con un tono stile American Psycho, in cui non sappiamo mai se la protagonista sia pazza oppure no, se sia schizofrenica ed abbia visioni, o se davvero è perseguitata (dalla madre ossessiva, dalla compagna ambigua), siamo trascinati nel vortice dello squilibrio mentale. Cosa è vero e cosa non lo è?
Nina è sia il cigno bianco sia quello nero, ma ha difficoltà a far emergere il suo lato oscuro, forse perché ne ha paura.
Finale davvero inquietante ed ambiguo: alla fine la protagonista si è solo ferita, o, come il cigno bianco, si è uccisa nell’impossibilità di gestire il suo doppio, il suo cigno nero?

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