I guardiani del destino: la recensione di benedetta78

e se il libero arbitrio non esistesse e vivessimo un piano preparato da altri?
elise e david, matt damon e emily blunt, si incontrano per caso e si amano subito, la loro unione è osteggiata da i guardiani del destino, che sembrano un ibrido tra angeli e adepti di una società segreta, perchè non rispetta il piano prefissato per loro.
mi ha ricordato per un momento il primo matrix, david ad un certo punto arriverà a scoprire la presenza, per gli altri ignota, di questi guardiani e da li inizierà la sua lotta per salvare il suo amore.
sono abbastanza bravi i due protagonisti, credibili sempre sia quando david lascia elise perchè gli viene detto che i loro sogni non si avvereranno se staranno assieme e sia nella rocambolesca fuga dai guardiani finale.
molto carino il momento in cui la sceneggiatura si capisce un po’ di più: le nostre decisioni non sono affatto libere, seguono un piano già prestabilito e il compito di queste entità e farlo rispettare anche se il nostro “albero delle decisioni”ci indirizzerebbe in una strada diversa.
un po’ scarsi i cattivi, terence stamp parla troppo ed è poco attivo,mentre il suo predecessore nel caso di david e elise è inutile.
mitico invece edward, il guardiano del destino di david, intelligente ed emotivo, è così affezionato a david che lo aiuterà a riprendersi elise facendogli seguire le vie usate da lui e sarà per david quasi come un amico.
non ho molto amato il finale molto”l’amore risolve tutto” ,non l’ho letto ma secondo me il racconto di philip k dick, da cui questo film è tratto, non finisce così bene.
comunque voto 6 e 1/2 carino….

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