Blue Valentine: la recensione di Paolo Sinopoli

Sulla scia di Closer, anche Blue Valentine affronta con durezza le difficoltà del rapporto amoroso tra uomo e donna, senza sconti o abbellimenti. Con una scioccante trasformazione fisica, Ryan Gosling dà vita a quella che forse è la più grande performance della sua carriera, affiancato da un’incredibile Michelle Williams, il cui ruolo le è valso una nomination all’Oscar come Migliore attrice protagonista. Il film racconta la cruda evoluzione della relazione tra Dean (Gosling) e Cindy (Williams), lasciando lo spettatore senza fiato. Sposata e con una splendida bambina, Cindy trascorre le giornate in una routine quotidiana che ha preso il sopravvento, dove il dialogo con suo marito si è ormai ridotto a poche battute prive di significato. Al culmine della tensione tra i due, diversi flash-back interrompono la narrazione, dandoci il tempo di riprendere fiato e mostrandoci com’erano le cose inizialmente quando i due erano ancora follemente innamorati: dal loro primo incontro, alle difficoltà affrontate insieme, fino al matrimonio. Questi flash-back occupano circa metà del film e sembrano mostrare due persone diverse, facendo da contraltare a un rapporto ormai logoro e privo di significato. La regia di Derek Cianfrance, delicata e asciutta, immerge lo spettatore nella vita ordinaria di questa coppia schiacciata dalla routine e alla ricerca di una scintilla che possa riaccendere la passione.

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Mi piace:
Le incredibili performance di Ryan Gosling e Michelle Williams.

Non mi piace:
Non sempre i flashback riescono ad amalgamarsi con gli eventi presenti.

Consigliato a chi:
vuole godersi una delle più grandi interpretazioni di Ryan Gosling.

Voto:
3/5

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