Video On Demand: produttori e registi dicono no, ma negli Usa parte lo stesso

James Cameron, Robert Rodriguez, Michael Bay e altri 20 filmakers hanno firmato una lettera di critica. Il primo titolo disponibile da oggi è Mia moglie per finta al prezzo di 30 dollari

I professionisti del cinema continuano a opporsi al Video On Demand, servizio che prevede l’accorciamento dei tradizionali tempi di attesa (quattro mesi) tra distribuzione cinematografica e home video, ipotizzato da alcune major (Sony, Warner, Universal e Fox) per contrastare la pirateria. Il VOD permetterebbe in pratica agli utenti di vedere i film a casa propria dopo soli 60 giorni dall’uscita in sala. Ventitrè tra registi e produttori di Hollywood, tra cui James Cameron, Robert Zemeckis, Guillermo del Toro, Robert Rodriguez, Michael Bay, Peter Jackson, Michael Mann e Gore Verbinski, hanno firmato una lettera aperta che così recita: «Come parte cruciale di un business che lo scorso anno ha incassato quasi 32 miliardi di dollari per la vendita di biglietti cinematografici nel mondo, noi che facciamo parte della comunità creativa riteniamo che ora sia tempo per gli studios e le compagnie via cavo di rendersi conto che un modello di uscita per un servizio di premium Video On Demand che invada i confini dell’attuale window theatrical (questo il nome tecnico che indica il lasso di tempo tra la distribuzione in sala e quella in home video ndr) potrebbe irrevocabilmente danneggiare il modello finanziario della nostra industria cinematografica». Il documento per la Nato (l’Associazione Nazionale degli Esercenti Americani), «è il primo passo pubblico nella direzione di uno sforzo crescente da parte degli esercenti di dare fiato alle preoccupazioni di tutti i partecipanti all’industria cinematografica riguardo al problema della window». Per i firmatari della lettera, inoltre, un accorciamento delle finestre porterebbe un considerevole danno agli esercenti cinematografici e alle entrate date dalla vendita dei biglietti oltre che a un incremento della pirateria. Per questo produttori e registi chiedono alle major un tavolo di discussione sul tema: «Come leader della comunità creativa chiediamo di sederci a un tavolo. Vogliamo sentire i piani degli studios riguardo a come questo nuovo modello distributivo influenzerà il futuro di un’industria che amiamo. E fino a che questo accada, chiediamo che i nostri studios partner non minino in modo avventato l’attuale – e di successo – sistema di uscita dei film con una window distributiva sequenziale che incoraggia chi ama i film a vederli nello spazio migliore e più redditizio: le sale cinematografiche d’America».

Nonostante la protesta, parte oggi negli Stati Uniti il servizio DirecTV’s Home Premium che propone al pubblico film in modalità Vod al costo di 30 dollari a visione. Il primo film disponibile da oggi è la commedia Mia moglie per finta (Sony Pictures) con Adam Sandler e Jennifer Aniston (nella foto).

Come già detto ci domandiamo quale pubblico possa essere disposto a spendere la cifra di 30 dollari per la visione di un film on demannd…


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