Uno splendido disastro: rileggendo la storia di Abby Abernathy e Travis Maddox, in attesa del film

Il romanzo-fenomeno di Jamie McGuire si appresta a diventare film per la Warner Bros

Sembra essere senza soluzione di continuità questa ondata di romanzi young adult che ha invaso la letteratura e di riflesso il cinema. Sarà scontato, è forse un po’ lo è, ma la signora Meyer con la sua Twilight Saga (parlo dei romanzi, perché i film…) ha davvero cambiato il mondo. Sembro mia nonna per quante volte ho detto, pensato e scritto questa cosa qui su Best Movie, ma lungi dall’essere affetto da demenza senile o da alzheimer precoce (non che mia nonna lo sia), la verità è proprio questa: i gusti delle giovani lettrici sono simili in tutto il mondo. Anzi, forse qui in Italia l’entusiasmo arriva stanco, magari per colpa del fuso orario. Personalmente comincio a sentire il peso di questa presenza massiccia: del resto, l’abitudine è una brutta bestia. C’è stata una fase della mia esistenza in cui accompagnavo il tonno al latte a colazione, come contorno alla pasta, come secondo assieme ai formaggi e come spuntino a merenda: adesso non voglio neppure sentirlo nominare. Lo young adult è come il tonno nella mia dieta: destinato a finire il suo ciclo. Pensavo che l’inizio della fine sarebbe stato Uno splendido disastro, ma forse mi sbagliavo.

Vorrei essere il più istituzionale possibile, dato che il romanzo di Jamie McGuire è sbarcato nelle librerie italiane soltanto a Febbraio 2012 e, in quanto fenomeno nuovo, merita di essere approfondito. Uno splendido disastro in America è un caso editoriale senza precedenti. Fenomeno nato dal passaparola 2.0, ha già intasato i social network di commenti di ogni tipo sulla storia d’amore di Abby Abernathy, matricola universitaria in fuga da un passato oscuro, e Travis Maddox, il classico ragazzo sbagliato. Voi credete nel colpo di fulmine? Io sì, ma il punto non è tanto questo, quanto cercare di capire come si è evoluto il concetto stesso di “colpo di fulmine”, nella letteratura e nel cinema. Abby e Travis si piacciono da subito, eppure nessuno dei due pensa di poter costruire qualcosa con l’altro. Perché? Inadeguatezza. Abby richiama alla mente Bella quando non si rende conto della sua bellezza e vive il suo stare nel mondo con le stesse sensazioni di un topo da laboratorio; ma la diffidenza, l’insicurezza e quella patina di tristezza che l’accompagnano non sono frutto di Madre Natura, ma sintomi di un passato difficile e di un fantasma, quello del padre, che la accompagnano in un cammino di rinascita in cui lei, assieme alla sua unica e fedele amica America, è pronta ad immergersi per cambiare. Dall’altra parte c’è Travis, un genio all’università che di notte si guadagna il denaro per pagare affitto e bollette prendendo a pugni la gente in una sorta di torneo di arti marziali dove, non si sa come, riesce sempre a mettere al tappeto tutti. Ma anche Travis, che si vanta di ospitare una donna diversa ogni notte sul suo divano, sotto la corazza nasconde un animo gentile, e cerca la donna giusta a cui rivelarlo.

Da un certo punto di vista si potrebbe dire che Uno splendido disastro è un romanzo maturo: si affrontano tematiche che hanno poco a che fare con: “esco dalla finestra per non farmi beccare da mio padre”.
1) Abby, Travis e l’alcool: sembra quasi di essere di fronte ad un ménage à trois! In molte delle scene a forte impatto emotivo, dove il climax punta la freccia verso il cielo stellato, le azioni dei protagonisti sono incoraggiate da una sbronza passeggera. Per Abby l’alcool è un posto sicuro, un rifugio dai pensieri più che un modo per passare la serata.
2) Abby, Travis e Las Vegas: senza svelarvi niente di decisivo, questi due cattivi ragazzi, a un certo punto, si ritrovano a Las Vegas per pagare i conti del padre di Abby; ma questo posto, al quale Abby è abituata (suo padre era un famoso giocatore di poker) si rivelerà una tentazione continua per il lottatore Travis, tentato dal dio denaro e sinceramente voglioso di assicurare un futuro alla sua relazione con Abby.
3) Travis e i problemi con la possessività: tra le pagine di Uno splendido disastro, la relazione instabile tra Abby e Travis è fortemente minata dall’incapacità di lui di dare senso ai suoi sentimenti. Uno splendido disastro spiega l’amore a chi non è mai stato amato. Per questo, a prescindere da un finale a mio parere melenso, e a scene che riportano il tutto ad un contesto più liceale, il romanzo di Jamie McGuire ha un’anima che merita di essere incontrata.

Dato il grande successo editoriale e sul web – numerosissimi i commenti a suo favore su Goodreads – la Warner Bros non ha perso tempo, acquistando i diritti e sono già iniziati i lavori sulla sceneggiatura. A breve partirà, come prevedibile, il toto-attori: leggete il romanzo e fate le vostre proposte. Una cosa è certa: la copertina di Garzanti non ha proprio centrato l’obiettivo!

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