In America usciranno dal guscio questo venerdì, 8 agosto, e online sono comparse le prime recensioni di Tartarughe Ninja, il reboot firmato Jonathan Liebesman prodotto da Michael Bay. In questi giorni, Megan Fox aveva cordialmente invitato coloro a cui non fosse piaciuto il film di andare a quel paese, per dirla in modi gentili. Ma la critica, si sa, a certe cose non bada e se deve dire qualcosa, la dice e basta, come giusto che sia.
Il film, che in Italia arriverà il prossimo 18 settembre, non sembra aver entusiasmato la stampa statunitense. Il divertimento c’è, così come gli effetti speciali, ma in linea generale sembra un grosso giocattolo con cui Liebesman e Bay si sono divertiti. Justin Lowe di The Hollywood Reporter, per esempio, elogia l’interpretazione degli attori dietro le Tartarughe e Splinter, «capaci di dare, attraverso la motion capture, notevole espressività ai loro personaggi. Lo humor è contagioso, molto giovanile, e regista e sceneggiatori indagano a fondo le origini dei mutanti».
Secondo Justin Chang di Variety, invece, «le Tartarughe mancano di anima: possono essere state create con le più moderne tecnologie, ma rispetto ai costumi realizzati da Jim Henson nel 1990, questi eroi sembrano vuoti, e l’empatia con il pubblico fatica ad attivarsi».
Più cattivo Germain Lussier di Slashfilm, che parla di «encefalogramma piatto durante tutta la visione, con effetti speciali all’avanguardia a dispetto di personaggi soffocati da una sceneggiatura troppo (e senza motivo) complessa».
Drew McWeeny di HitFix sottolinea l’inedita importanza data al personaggio di April O’Neal, mai così centrale prima: «Nulla è lasciato al caso nel suo rapporto con la Tartarughe, non ci sono sorprese, ma viene spiegato tutto per filo e per segno. (…) Ma il film è divertente, quasi come i Guardiani della galassia, e il divertimento è un aspetto che molti e recenti blockbuster estivi sembrano aver dimenticato».
Chissà Megan come avrà reagito…
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