L’autobiografia di Matthew McConaughey, Greenlights, è in uscita in questi giorni e ripercorre, com’è ovvio, tutta la vita dell’attore texano, dai primi passi lontani dai riflettori fino ai grandi successi, rivelando al pubblico e ai lettori anche dei momenti dolorosi del percorso privato dell’interprete, premio Oscar per Dallas Buyers Club. Tra di essi ci sono anche degli episodi legati a delle molestie, subite da McConaughey tanti anni fa.
L’attore, tuttavia, su questo fatto ha preferito glissare in merito ai dettagli, evitando di scadere, a suo dire, nella morbosità. «Alla fine non penso che in quei dettagli ci sia qualcosa di costruttivo – dice McConaughey – Se non c’è una visione che ne tiri fuori qualcosa di costruttivo per gli altri, verrebbero semplicemente estrapolati e riportati per gusto del voyeurismo. Gli show titolerebbero “Tutti i dettagli sulle molestie subite da Matthew McConaughey” oppure “Leggete di quella volta in cui fu ricattato”».
Aggiunge l’attore: «Nel libro scrivo di non essermi mai sentito una vittima. Sono stato vittima di quei due episodi? Senz’altro. Ma non per questo mi sono trascinato per tutta la vita un sentimento del tipo “Oh mio dio, sono una vittima”, o ho pensato che quei fatti mi avessero reso l’uomo che sono oggi».
Nel libro l’attore parla anche di quando il padre fu colto da malore e morì facendo sesso con la moglie. Fu la madre stessa a comunicarglielo e quella sera stessa l’attore, forse desideroso di fare qualcosa di completamente diverso e di allontanarsi dal momento, andò in uno strip clup con l’amico Sam Lawrence, continuando a parlare del padre mentre le spogliarelliste si dimenavano accanto a loro. Tra gli altri aneddoti del libro spiccano anche l’interesse dell’attore per interpretare Hulk nel MCU, circostanza poi sfumata, e il rapporto con la madre, morta nel 1992, alla quale l’attore rimprovera di non avergli dato il sostegno sperato quando la sua carriera ne aveva bisogno e di essere stata, sostanzialmente, gelosa del suo successo.
Il ricatto per fare sesso è invece arrivato, per la prima volta, quando l’attore aveva quindici anni: «Ero certo che sarei andato all’inferno per aver fatto del sesso pre-matrimoniale», ha aggiunto il diretto interessato sull’episodio, aggiungendo di essere stato poi nuovamente molestato a 18 anni da un uomo, quando aveva perso i sensi nel retro di un furgone.
E voi, cosa ne pensate delle parole dell’attore di Interstellar? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.
Fonte: Page Six
Foto: Getty Images (Brendon Thorne/Getty Images for Wild Turkey)
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