Roman Polanski, il caso di stupro verso la riapertura: ecco gli ultimi sviluppi

Una nuova testimonianza potrebbe venire in aiuto del cineasta polacco

Roman Polanski

Il nuovo procuratore della contea di Los AngelesGeorge Gascón, eletto nel 2020 nel ruolo di District Attorney, sarebbe indirizzato verso la riapertura del caso legato alle accuse di stupro mosse ai danni del regista Roman Polanski, come riporta Variety. Un documento potrebbe infatti venire in aiuto del cineasta polacco e dimostrare che, 45 anni fa, all’epoca del processo per lo stupro di una minorenne, la magistratura infierì ingiustamente su di lui, negandogli il patteggiamento. 

In merito al caso del regista premio Oscar de Il pianista, stabilizzatosi in Francia dove vive da diversi anni, il giudice ha infatti dato parere positivo riguardo la trascrizione di una testimonianza del 2010 di Roger Gunson, sostituto procuratore che nel 1977 istruì il caso contro il regista per la violenza sessuale su Samantha Geimer, che aveva solo 13 anni a quel tempo.

Polanski, oggi 88enne, si dichiarò colpevole ma scappò in Francia prima della sentenza. Sono stati diversi, nel tempo, i tentativi di estradarlo negli USA, ma nessuno di essi è andato a buon fine. Anche il suo paese natale, la Polonia, ha rifiutato l’estradizione, e Polanski com’è noto dall’epoca dei fatti non può più mettere piede negli Stati Uniti. 

Da molto tempo Harland Braun, legale di Polanski, ritiene che il giudice Laurence Rittenband si accanì contro Polanski. Gunson era stato interrogato per tre giorni a porte chiuse, nel 2010, e a quel tempo avrebbe già avuto modo di accusare Rittenband di comportamenti inappropriati. La decisione di Gascón suggerisce ora la disponibilità, da parte del nuovo procuratore, di guardare il caso «con occhi nuovi», aprendo così uno spiraglio per l’accusato.

«Adesso c’è qualcosa di nuovo che si chiama Zoom – ha argomentato l’avvocato del regista – Polanski potrebbe comparire in videochiamata da Parigi». Il sospetto di un accanimento da parte della magistratura, dice Tiffiny Blacknell, avvocato e attivista vicina al procuratore, «ha circondato questo caso per 40 anni». Nel 2019 Polanski affrontò nuove accuse da parte di Valentine Monnier, che disse di essere stata violentata nel 1975, quando era una giovane fotografa appena 18enne. 

Foto: Getty (Stephane Cardinale – Corbis/Corbis via Getty Images)

Fonte: Variety

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