Al Napoli Comicon si è tenuto anche quest’anno l’ormai tradizionale panel Best Movie. Dopo quello al Comicon della scorsa edizione – dedicato agli antieroi della Suicide Squad – e quello del Lucca Comics – dedicato allo speciale dal Festival di Venezia scritto da Zerocalcare e le firme della rivista –, oggi si è discusso di cinema action a partire da Fast & Furious 8, film tuttora nelle sale a cui Bestmovie ha dedicato la copertina del numero di aprile, ma non solo.
Per celebrare al meglio il ritorno di Toretto e della Famiglia, per il numero da collezione Best Movie ha infatti chiesto a tre grandi fumettisti italiani un omaggio speciale. Sono nati così i ritratti a disegno di Michele Rech, aka Zerocalcare, Roberto Recchioni e Giacomo Bevilacqua. Loro, insieme a Giorgio Viaro (direttore di Best Movie) e Luca Maragno (direttore editoriale) sono stati i protagonisti della vivace chiacchierata.
«Ammetto che non ho un’opinione precisa sul film di macchine – ha esordito Zerocalcare – per me sono tutti uguali». Ma il grande esperto della serie Fast & Furious s’è rivelato essere Roberto Recchioni, che ha raccontato alla platea la genesi del progetto e la sua evoluzione: «Era un remake non ufficiale di Prison Break, con Vin Diesel nei panni che erano stati di Patrick Swayze. All’inizio in pochi credevano al progetto, tanto che il cast originale ha deciso di tornare solo nel quarto film. Via via che si andava avanti il prodotto evolveva acquisendo sempre più pubblico; siamo partiti dal film di macchine, siamo passati per il poliziesco e siamo arrivati al cinecomic. È infatti innegabile che i protagonisti del film siano ormai dei supereroi e le auto le loro armature».
Ma dopo F&F si è discusso anche de La Mummia (sono stati mostrati il trailer e il backstage del film in arrivo l’8 giugno) e Transformers: L’ultimo cavaliere (di cui è stato mostrato il trailer). È stata l’occasione per scoprire che Michael Bay è il regista action contemporaneo preferito da Roberto Recchioni e che Giacomo Bevilacqua ha sempre confrontato Tom Cruise – protagonista di La Mummia – e Keanu Reeves. «Sogno un film con una sola location, una stanza e una rastrelliera di armi. E dentro Tom Cruise e Keanu Reeves che cercano di uccidersi», ha dichiarato l’artista. D’opinione un po’ diversa Zerocalcare: «A me Tom Cruise fa sempre un po’ di tenerezza, mi sembra il tipico compagno di liceo che ricordi come un figo ma che rincontri anni dopo e ti accorgi che ha avuto grossi problemi». Ma nonostante i problemi evidenti, Tom Cruise rimane una delle poche luci di uno Star System sempre più in declino.
Interviene Luca Maragno: «Le produzioni cercano di smarcarsi dagli attori. Siamo passati dallo star system al brand system; ora si vanno a vedere i film della Marvel o della DC o dei Transformers, e non i film con un certo attore. Sono pochi quelli che vanno a vedere un film perché c’è il divo che amano». E aggiunge: «Voi chi andate a vedere al cinema senza pensarci, solo perché c’è lui nel film?». Recchioni vedrebbe qualsiasi film di Stallone, Bevilacqua di Keanu Reeves e Zerocalcare… di Alba Rohrwacher. Dal pubblico si alzano delle risa: «Sono serissimo!» – incalza Michele. E va bene così.
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