Molestie sessuali: il regista Paul Haggis accusato di stupro e aggressione da quattro donne

Gli episodi sarebbero avvenuti nel 1996, 2008, 2013 e 2015, e in due casi si tratterebbe di stupro

Dopo le numerose accuse di molestie sessuali che hanno sconvolto Hollywood negli ultimi mesi, arrivano delle nuove denunce shock pronte a far discutere gli States e il resto del mondo, il tutto proprio alla vigilia dei Golden Globes.

Questa volta al centro del mirino c’è il regista canadese Paul Haggis – premio Oscar per Crash – Contatto fisico e sceneggiatore di Million Dollar Baby, Casino Royale e Quantum of Solace – accusato di violenza sessuale da ben quattro donne.

La trentunenne Haleigh Breest, addetta alle pubbliche relazioni per un’agenzia che promuove eventi cinematografici, ha denunciato il regista presso un tribunale civile per averla portata nel suo appartamento e poi stuprata, nel 2013. 

Haggis ha tentato di difendersi dalle accuse facendo sapere tramite la sua avvocatessa Christine Lepera di «non aver mai stuprato nessuno», e anzi, che si trattasse semplicemente di «un rapporto amichevole, magari a volte simile a un flirt». Il regista sostiene inoltre che la donna gli abbia chiesto 9 milioni di dollari per mettere a tacere la vicenda, richiesta definita dallo stesso «un’estorsione».

Alle accuse della Breest si sono unite successivamente quelle di altre tre donne, tra cui una sua collaboratrice di vecchia data, che ha dichiarato di essere stata prima costretta a praticargli del sesso orale e successivamente violentata, il tutto quando lavorava con Haggis ad uno show televisivo nel 1996.

La terza vittima ha invece dichiarato che nel 2008 il regista avrebbe cercato di metterle le mani addosso tentando di baciarla con la forza, ma che sarebbe riuscita a scappare, non prima che Haggis le dicesse «devo essere dentro di te».

La quarta donna infine, avrebbe incontrato il regista nel 2015 durante un festival del cinema, dove lui tentò di baciarla con la forza arrivando persino ad inseguirla mentre lei cercava di scappare su un taxi.

Ad esclusione di Haleigh Breest, tutte le vittime hanno mantenuto segreta la propria identità per paura di subire ripercussioni.

Fonte: The Guardian

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