Alla fine di Joker, acclamato cinecomic con Joaquin Phoenix, Arthur Fleck scatena il caos in città incitando le masse al putiferio, prima di ritrovarsi anni dopo in ospedale: un epilogo decisamente potente, ma che in origine, era ancora più sconvolgente e sorprendente. A rivelare la soffiata è il regista nerd per eccellenza, Kevin Smith, che ha raccontato durante un podcast:
«Avete sentito come doveva finire il film? […] Me l’ha detto qualcuno che lavora nell’industria, è super-intelligente ed è un grande narratore. Non so come l’abbia saputo, ma si tratta di informazione affidabile, non so se poteva condividerlo, è troppo bella per non essere condivisa. […] Allora, [Fleck] è in ospedale e ride, e la donna chiede, “Cosa c’è di così divertente?”, e Joker dice, “Stavo solo pensando a qualcosa di divertente”. Poi c’è un flashback della morte di Thomas e Martha Wayne, era Joker che li uccideva, e il bambino [Bruce Wayne] urlava e piangeva. Poi Joker si volta, scrolla le spalle e poi spara al bambino. Titoli di coda».
Insomma, avete capito bene: Joker uccideva il piccolo Bruce Wayne, allontanandosi quindi completamente dai comics: v’immaginate le espressioni sconvolte dei fan DC? Smith ammette di non sapere con certezza se la scena sia stata effettivamente girata o se sia rimasta solo sulla sceneggiatura, ma si dichiara assolutamente esaltato: «Riuscite a immaginarlo? Sarebbe stato il più grande f*****o al pubblico. È come dire che questo mondo non ha dei Batman, ma solo dei f*****i Joker. Mi sarei infuriato come fan di Batman, ma euforico come fan del film».
Voi che ne pensate al riguardo?
Fonte: Fatman Beyond
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