Jason Momoa: interpretare Khal Drogo ha avuto una tristissima conseguenza sulla vita dell’attore

Il noto volto de Il Trono di Spade ha parlato del duro periodo vissuto dopo la fine delle riprese

Chi l’avrebbe mai detto: nonostante gli stipendi da sogno, anche star del calibro di Jason Momoa possono imbattersi negli stessi problemi economici di noi “comuni mortali”. A tal punto da avere difficoltà persino a provvedere ai propri figli.

A rivelarlo è stato lo stesso attore – sposato dal 2017 con la collega Lisa Bonet -, spiegando che dopo aver interpretato Khal Drogo nella serie Il Trono di Spade non è più riuscito a trovare un ingaggio. Niente lavoro, niente ruoli, niente cinema o tv.

Per circa due anni.

Sebbene infatti il suo personaggio all’interno dello show sia stato uno tra i più apprezzati dal pubblico – anche e soprattutto per la caratteristica fisicità dell’attore -, Momoa non ha avuto un grande successo tra i produttori e i registi di Hollywood:

«Voglio dire, stavamo letteralmente morendo di fame dopo Il Trono di Spade. Non riuscivo a trovare lavoro. È davvero un’impresa andare avanti quando sei sommerso dai debiti e hai due figli piccoli da mantenere.»

Il vero successo è arrivato solo nel 2014, quando Zack Snyder gli ha offerto il ruolo di Arthur Curry nel cinecomic Batman v Superman: Dawn of Justice, seguito da Justice League e dal fortunato standalone del 2018 Aquaman, dedicato appunto al suo personaggio e in attesa di un secondo capitolo.

Grazie a questa possibilità l’attore è finalmente riuscito a sfondare a Hollywood, entrando anche nel cast di altre grosse produzioni, come l’imminente reboot di Dune diretto da Denis Villeneuve

Fonte: InStyle

Foto: Getty (Axelle/Bauer-Griffin)

© RIPRODUZIONE RISERVATA