Certe storie, lo sappiamo, cambiano il mondo. E nel farlo non possono che stravolgere anche la vita di chiunque vi sia direttamente coinvolto. È questo il caso di Daniel Radcliffe, l’attore londinese divenuto celebre per il ruolo di Harry Potter nell’omonima saga cinematografica.
L’interprete fu scelto come volto del maghetto ormai quasi 22 anni fa, decisione comunicata al mondo nell’agosto del 2000, durante la celebre conferenza stampa che rivelò le identità degli attori che avrebbero incarnato il trio delle meraviglie composto da Harry, Ron ed Hermione. All’epoca Daniel Radcliffe aveva solo 10 anni, e dunque nella sua breve carriera poteva vantare ben poca esperienza e pochi ruoli che potessero aiutarlo a calarsi al meglio nei panni dell’indimenticabile mago.
È altamente probabile che senza quel ruolo la vita e la carriera dell’attore avrebbero preso una piega del tutto diversa, come sapevano bene i suoi genitori, i quali erano contrari all’idea che si dedicasse in tenera età ad una professione che l’avrebbe inevitabilmente tenuto per tantissimo tempo lontano da casa. Ma alla fine, come tutti sappiamo, niente ha potuto separare il giovane dal suo magico destino. Fu quindi stilato un contratto della durata di due film, la cui produzione si sarebbe limitata al Regno Unito.
I lungometraggi basati sulla saga letteraria di J. K. Rowling, che proprio come i romanzi hanno avuto un successo planetario raramente eguagliato, hanno fatto guadagnare a Radcliffe una fama che sin dall’uscita di Harry Potter e la pietra filosofale è stata praticamente impossibile da estinguere. Una fama che non ha fatto che crescere fino all’ultimo capitolo del viaggio, conclusosi dopo dieci anni e otto film con I doni della morte – Parte 2, giunto nelle sale il 13 luglio del 2011.
Ma che idea avrà l’amatissimo attore del ruolo a cui deve tutto? Intervistato da Empire, Radcliffe ha dichiarato di far fatica a separare l’esperienza che lo ha formato come professionista, dalla percezione della sua recitazione di allora, che è addirittura arrivato a descrivere come “imbarazzante”.
«È difficile separare il mio rapporto con Harry dal mio rapporto con i film nel loro insieme. […] Sono enormemente grato per quell’esperienza: mi ha mostrato cosa voglio fare nel resto della mia vita. È una fortuna scoprire presto cosa ami fare. Sono profondamente imbarazzato per la mia recitazione, ma è come chiedere, “come ti vedi nella tua adolescenza?”. C’è così tanto che si agita in quel periodo che è quasi impossibile isolare una sola sensazione».
L’attore, ricordiamo, sarà a breve protagonista di Weird: The Al Yankovic Story, il nuovo biopic distribuito da Roku che lo vedrà vestire i panni della celebre icona comica e musicale degli anni ’80. Se vi siete persi la prima immagine della sua trasformazione, potete recuperarla a QUESTO link.
Nell’attesa di poter ammirare un primo trailer, cosa pensate delle parole di Daniel Radcliffe sulla sua recitazione in Harry Potter? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti!
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