Il Trono di Spade: pro e contro di Oathbreaker. I voti in anteprima dell’episodio 6×3

Carne fresca a Winterfell

Jon Snow è vivo, evviva Jon Snow. Abbracciatelo però con un po’ di cautela, perché era morto fino a 5 minuti fa e tutte quelle pugnalate gli fanno male quando ride.

Mentre Melisandre sproloquia di dèi che riportano la gente in vita, è Ser Davos a fare il punto su tutta la faccenda con un minimo di buon senso: “Questa cosa è totalmente senza un cazzo di senso, a mio parere”.
Voto al pragmatismo di Ser Davos: 8

Nel frattempo, in mezzo al mare, Sam senior continua a vomitare, mentre Sam junior è cresciuto moltissimo, direi quasi in modo eccessivo, anche se a me resta sempre un po’ oscuro il modo in cui passa il tempo a Westeros spostandosi da uno scenario all’altro.
Voto alla curiosità morbosa con cui Gilly osserva il compagno vomitare: 5. Bizzarro e un po’ inquietante.

A proposito di gente che cresce in modo eccessivo rispetto alle varie storyline, l’ennesimo viaggio nel passato di Brandon è utile soprattutto a confermare una volta di più quanto sia diventato alto il ragazzo e quanto enorme sia enorme il suo naso.
Durante il flashback il giovane Stark assiste alla fine poco gloriosa del formidabile Ser Arthur Dayne, scopre uno scheletro nell’armadio di papà, e resta con la curiosità di chi stia nella Torre.
Voto alle coreografie del combattimento all’arma bianca: 9. Figo.
Voto a Max von Sydow in versione “Albero Saggio”: 3. Una volta lavorava con Bergman.

Khaleesi continua a tirarsela, ma al villaggio Dothraki di vedove come lei ce ne sono a mucchi, e la manfrina non funziona. Tra l’altro la denudano ma non scatta il topless, a testimonianza di quanto sia cresciuto il suo potere contrattuale in questi sei anni […]

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