Il primo giorno del Best Movie Comics & Comics, l’evento dedicato a cinema, giochi e fumetti che celebra i 20 anni della nostra rivista, ha ospitato la celebrità del mondo nerd italiano Himorta, la cosplayer più amata e seguita d’iItalia con oltre un milione di follower su Instagram. Himorta, nome d’arte di Antonella Arpa, ha iniziato ad affacciarsi al mondo dei cosplay nel 2015, da grande appassionata di cultura pop e nerd, tra fumetti, manga e serie tv, e nel giro di pochi anni è diventata una delle più rinomate intrattenitrici e influencer del nostro paese in questo settore.
Negli spazi del Superstudio di Milano Himorta ha tenuto un talk con il pubblico raccontando il suo lavoro e incontrando il pubblico e i fan delle sue creazioni, versioni di celebri personaggi di manga, anime e non solo. Tra le sue incarnazioni più note, l’abbiamo vista nei panni di Wonder Woman, Lara Croft, Catwoman, She Venom, Harley Quinn, C-18 di Dragon Ball, le Winx e tanto, tantissimo altro!
«Nella mia carriera penso di aver fatto almeno un centinaio di cosplay ed è bello vedere in video che sorrido sempre – ha detto Himorta inaugurando il suo talk e commentando un filmato che mostrava alcuni dei suoi cosplay più d’impatto – Il mio nome d’arte nasce in realtà da una battuta pessima, che fa il verso al personaggio del manga e anime Naruto innamorato del protagonista, Hinata, trasformandolo in Himorta. Tante volte s’inizia per gioco e non penseresti mai che un nickname di questo tipo possa diventare il nome d’arte di una carriera, adesso forse lo cambierei ma mi ha portato molto fortuna, per cui ce lo teniamo!».
«Ho sempre letto fumetti, soprattutto manga, però li ho sempre e solo letti e non mi ero mai travestita in passato – ha spiegato la cosplayer a proposito dell’origine delle sue passioni – Tutto è iniziato con il manga One Piece, al momento della morte di uno dei miei personaggi preferiti, ovvero Ace Pugno di Fuoco. L’ho presa così male che ho deciso di vestirmi come lui. Ho ricreato il suo costume incollandomi una pallina da ping pong sul polso, e ci ho messo una decina di giorni. Quest’esperienza mi è piaciuta così tanto che ho iniziato a farne tanti altri, di cosplay. Tutto è partito dall’elaborazione di un lutto!».
«Quello del cosplayer è un lavoro che presenta anche una componente artigianale molto forte. Io pitturavo i miei cosplay, ed esistono delle tecniche molto particolari che non ho mai utilizzato, come gli acrilici – precisa Himorta – Spesso ho creato delle armature scaldando il tessuto dei materassini da palestra, che riscaldandosi si possono regolare, ma ci sono anche altri materiali più costosi da poter utilizzare. Oggi, visto che lavoro per delle agenzie e società molto grosse per le quali devo rispettare delle tempistiche precise, ho una persona che si dedica ad esempio a creare delle parrucche – esistono acconciatori molto bravi che ne realizzano di identiche agli originali-, ma anche un accessorista e dei sarti, posso dire che ho davvero un bel team. Mi manca molto quella fase in cui facevo tutto da sola e potevo scegliere un bottone migliore o un colore diverso, oggi non potrei più farlo per mancanza di tempo ma cerco sempre di mettere un piccolo dettaglio tutto mio all’interno dei miei cosplay».
Sul cosplayer più difficile da realizzare nella sua carriera, Himorta non ha alcun dubbio: «Direi che è stato quello di Wonder Woman 1984 per Warner Bros., che ho fatto l’anno scorso. Oggi faccio molti cosplay per la Marvel e la DC. Il film è stato anche molto penalizzato dal Covid, il cosplay l’avevo realizzato per l’uscita nei cinema ma purtroppo l’ho potuto usarlo solo per l’uscita in digitale. Per arrivare in sala pose ho fatto tutto il viaggio sdraiata sul sedile dell’auto, perché non ci entravo!».
Oltre che dagli appassionati di cultura pop e nerd, Himorta è conosciuta anche dal pubblico generalista televisivo grazie alla sua partecipazione ad Avanti un altro!, il programma Mediaset di Paolo Bonolis, nel “ruolo” di Manga. Nel suo spazio, si occupa naturalmente di porre ai concorrenti domande inerenti i fumetti giapponesi.
«Ho fatto un casting per il programma in cui cercavano il personaggio della Manga per il microcosmo del Minimondo, una figura che ponesse ai concorrenti domande sull’universo fumettistico. Quando fai un provino del genere arrivi in questo contesto in cui ci sono delle donne bellissime e perfette e ti dici che non ti prenderanno mai, invece rispetto alle altre ragazze avevo in più il fatto che facevo già cosplay. Ormai sono quattro anni che ne faccio parte e per me è una bella famiglia. Nel momento in cui ho superato il provino del programma altro mi sono detta che questo poteva davvero essere il mio lavoro, è stata questa la mia epifania personale».
Dal 2019 è anche una dj, interessata a creare avvincenti mash-up che uniscano le sigle dei cartoni animati e delle serie tv alla musica elettronica. «Il mio manager Luca Scoffone era convinto che far ballare le persone sulle singole dei cartoni animati, i nerd in particolare, era qualcosa che potesse funzionare. Io ero più scettica ma lui ha sempre grandi idee. Imparare a mixare è stato un po’ faticoso, però ben presto mi sono accorta che sui mash-up la gente letteralmente si scatenava, anche i signori di cinquant’anni finivano a cantare e ballare senza sosta. Io fortunatamente ho avuto anche i social e altro durante la pandemia, mentre i colleghi che facevano solo i DJ hanno vissuto purtroppo due anni particolarmente bui, solo adesso si vede un po’ di luce. Non ci avrei scommesso, ma il mio manager vede sempre più lontano».
Di recente Himorta è stata presente anche alla première londinese di The Batman di Matt Reeves, dov’è arrivata vestita da Catwoman e ha intervistato Robert Pattinson. «Batman è uno dei miei eroi preferiti per cui intervistarlo è stata un’emozione grandissima, ho cercato di camuffare la mia incredibile emozione per l’essere lì accanto a lui. Sicuramente è stata una delle gratificazioni più belle della mia carriera. Ho lavorato giorni al montaggio di quel video prima di pubblicarlo, con gli influencer si vede sempre il prodotto finale ma mai tutto quello che c’è dietro, e l’elemento di maggiore complessità è sempre il tempo. Ci sono cosplay facilissimi che puoi realizzare in 48-72 ore, altri che sono molto più elaborati con armature molto complesse. Quando chiedo ai cosplayer quanto tempo ci hanno messo qualcuno mi risponde anche due anni».
Per Himorta si è anche concretizzata pochi mesi fa una nuova avventura editoriale: lo scorso 30 marzo è infatti arrivato nelle librerie e nei digital store anche il suo primo fumetto, La carta del fuoco. «Credo sia il sogno di tutti i cosplayer, che sono abituati a vestirsi, diventare loro stessi i protagonisti di un fumetto, che nel mio caso ha un team tutto al femminile. Adesso magari ci sarà qualcuno che farà il cosplay di Himorta! L’editore Mondadori, che mi ha proposto diversi autori e sceneggiatori tra cui scegliere e mi ha accompagnata molto lungo tutta la lavorazione, mi ha chiesto di cimentarmi in quest’opportunità e non mi sono fatta perdere l’occasione appena è arrivata».
Il talk si è poi aperto alle domande dal pubblico, che hanno permesso a Himorta di parlare coi suoi fan dei suoi personaggi e prodotti preferiti di manga, videogiochi e fumetti. «Il mio manga preferito è Death Note, mi piace il thriller e secondo me è il manga perfetto, mentre per quanto riguarda i fumetti americani direi Spider-Man. One Piece, Dragon Ball e Naruto sul fronte dei manga è la triade leggendaria per eccellenza, mi mette in difficoltà scegliere il mio preferito tra tutti anche se Dragon Ball è Dragon Ball. Riguardo i videogiochi a me piacciono molto quelli rilassanti tipo Animal Crossing, anche se ultimamente sono molto innamorata dei MOBA che sono il contrario dei videogiochi rilassanti, come League of Legends e Wild Rift che è la sua versione mobile. Se perdo tre partite di fila perdo le staffe e non vado a dormire finché non vinco una. Sono molto zen di solito, ma quando gioco ai giochi competitivi esce fuori un lato spaventoso di me!».
«Mi piacerebbe doppiare Miss Fortune di League of Legends, è anche rossa come me – ha aggiunto poi sul fronte del doppiaggio, allargando anche lo sguardo ad Harley Quinn, personaggio che ama tantissimo, e al cosplay preferito tra quelli che ha fatto – oppure personaggi fantasy come maghi, elfi e folletti, magari una piccola follettina la vedrei molto bene per me. Tra Catwoman e Harley Quinn mi sento sicuramente più vicina a quest’ultima, mi rivedo più nella sua follia che nel lato super sexy di Catwoman. Più che un’antagonista è un’anti-eroina. La giudicano dalle apparenze, dicono: “Questa è pazza” come a me dicono “È bella, ma non fa niente”. Lei stessa però lo dice, precisando che non è la fidanzata di Joker ma Harley fottutissima Quinn. Io mi sento un po’ come lei, una donna che non deve vivere di luce riflessa. Quello di Ariel de La sirenetta è invece il mio cosplay preferito tra quelli che ho fatto, anche le persone al supermercato quando mi incontrano mi dicono che le somiglio, e interpretandola durante uno shooting in spiaggia mi sono sentita un tutt’uno col mare e mi sono detta: “In un’altra vita, ero sicuramente una sirena”».
Tra i suoi sogni nel cassetto ci anche gli esports, ovvero gli sport elettronici, oltre naturalmente ai fumetti: «Quella degli esports è una realtà che si sta affermando sempre di più, anche se in Italia siamo ancora indietro ed è un mondo acerbo, ma io ci credo. Anche la conduzione è un mio sogno nel cassetto, mi piacerebbe molto condurre un programma di esports. Credo anche nel Metaverso, infatti ho già comprato dei terreni in questo mondo, anche se un po’ mi spaventa perché molti potrebbero vivere più vite e potrebbe creare fenomeni di asocialità. Se mi ritrovo a preferire un’altra vita rispetto alla mia tenderò a isolarmi dal resto del mondo, è inevitabile, ma è una realtà molto attuale e basta vedere tutti i brand che si stanno avvicinando al Metaverso. Sono sicura che molto presto potremo fare shopping e comprare dei vestiti dentro una realtà virtuale».
Nel futuro di Himorta, che in chiusura di panel ha ricevuto il premio speciale di Best Movie Comics & Games per i cosplay, c’è anche il cinema, con un film del quale non può ancora dire molto. «Il regista ha avuto un brutto incidente ma speriamo di poter cominciare a settembre a girare, non vedo l’ora. Il più grande teatro che ho avuto modo di toccare con mano è quello televisivo e quello cinematografico me lo immagino ancora più grande. Posso solo dire, per il momento, che sarà una commedia italiana che parlerà di social».
© RIPRODUZIONE RISERVATA