«Hai polverizzato tutto in 15 secondi»: la lettera di Gabriele Muccino per l’amico Will Smith

Il regista di La ricerca della Felicità e Sette Anime torna sullo schiaffo agli Oscar

will smith gabriele muccino

Ad una settimana esatta dallo schiaffo di Will Smith durante la notte degli Oscar, molte cose sono cambiate: l’attore si è dimesso dall’Academy e il 18 aprile si terrà una riunione per decidere quale provvedimento disciplinare comminare a Will Smith per l’aggressione a Chris Rock. Anche i prossimi film della star sembrano a rischio, con Netflix e altre produzioni che hanno già intrapreso azioni di risposta

Una situazione che neppure il diretto interessato si sarebbe aspettato, pochi minuti prima di vincere il premio come Miglior attore protagonista per King Richard. È incredulo anche Gabriele Muccino, che ha diretto Will Smith in due celebri film come La ricerca della felicità e Sette Anime. Dal suo profilo Instagram, il regista ha condiviso una foto dal backstage del secondo film e scrive: «Sono giorni che ho un grande malessere. Ho scritto a Will. Lo immagino devastato. E mi sembra ancora impossibile che tutto ciò sia successo veramente, a lui?! A Will?! Non c’è momento in cui non mi chieda come stia».

Muccino poi prosegue scrivendo: «Sotto la gogna del mondo intero. Una vita intera dedicata a diventare una stella del firmamento con rigore, studio, disciplina, serietà, professionalità. E 15 secondi per polverizzare tutto. Perché questo è successo. Ha polverizzato tutto come se avesse avuto un blackout della ragione». Per lui, che con Smith ci ha lavorato, una situazione incredibile: «Lui che ragiona sempre così attentamente su tutto. Non ha senso quello che gli è accaduto, però è accaduto, è irreversibile, incancellabile, e lui ne è l’unico responsabile. E io che a Will ho voluto e voglio bene davvero, non riesco a fare pace col fatto che si sia fatto saltare in aria così, senza motivo, con l’Oscar che sapeva, era nell’aria, lo aspettava a distanza di minuti».

Il regista italiano aggiunge anche un aneddoto: «Una volta parlando con lui, io gli dissi che il mio carattere era talmente impulsivo che tendenzialmente avrei potuto iniziare a correre per decidere durante la corsa dove andare. Lui mi disse che ero pazzo. Che lui non poteva far nulla senza pianificare e progettare tutto prima. Mi disse che non si doveva avere un piano B. Perché il piano B ti distrae e deconcentra dal piano A. Mi disse tante cose». Tutte però inutili, a quanto pare, alla luce di quanto accaduto sul palco degli Oscar.

Il post/lettera di Gabriele Muccino termina con un toccante saluto proprio a Will Smith: «Ti voglio bene. Mi dispiace davvero tanto sia andata così. Tanto».

QUI IL POST DI GABRIELE MUCCINO

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Foto: Neilson Barnard/Getty Images – Elisabetta Villa/Getty Images for RFF

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