Film horror da vedere: da Psyco a Host. Le pellicole più spaventose di sempre

Film horror da vedere

Quali sono i film horror da vedere assolutamente? Se siete amanti del genere, non potete ignorare l’esistenza di queste pellicole, veri e propri cult della storia del cinema. Ma anche tra le uscite recenti, ci sono titoli che meritano senza dubbio di essere visti almeno una volta nella vita.

L’horror è uno dei generi cinematografici evergreen, che continua ad attrarre nuovi appassionati. Siete pronti a saltare dal divano?

Film horror da vedere: i migliori nella storia del cinema

Partiamo con i grandi classici del genere. Quali sono i titoli che hanno fatto la storia del cinema horror (e non solo)? Scopriamolo insieme.

Psycho (1960)

Impossibile non conoscere questo horror thriller firmato Alfred Hitchcock. È infatti uno dei suoi lavori più celebri, considerato il suo più grande successo.

Una giovane, Marion Crane (Janet Leigh), ruba 40 mila dollari con la speranza di cambiare vita insieme al fidanzato Sam. Mentre si trova in macchina, viene sorpresa da un violento temporale, così decide di passare la notte presso il Bates Motel, gestito da Norman Bates (Anthony Perkins), un uomo all’apparenza gentile, anche se un po’ strano. Marion non uscirà viva da quel motel: una figura l’assalirà nella doccia, accoltellandola a morte. La sorella, preoccupata per la sua scomparsa, assumerà un investigatore privato per capire cosa le sia accaduto.

Tratto dall’omonimo romanzo di Robert Bloch, Psyco ottenne quattro nomination agli Oscar, pur non aggiudicandosi nessuna statuetta. Janet Leigh vinse però un Golden Globe come attrice non protagonista.

L’esorcista (1973)

Diretto da William Friedkin, si basa sull’omonimo romanzo di William Peter Blatty, a sua volta ispirato a un reale fatto di cronaca accaduto nel 1949 e raccontato dal Washington Post: l’esorcismo di un’adolescente del Maryland.

La trama ruota intorno a Regan (Linda Blair), una dodicenne che, improvvisamente, inizia a manifestare strani comportamenti. La madre comincia a sospettare che qualcosa di demoniaco si sia impossessato della figlia. Ipotesi rafforzata dalla morte del regista con cui stava lavorando, il quale doveva occuparsi proprio di Regan per qualche ora. La donna decide così di affidarsi a un esorcista, in modo che possa liberare sua figlia dallo spirito demoniaco.

Nonostante le censure, la pellicola fu accolta con grande clamore da pubblico e critica, arrivando a ottenere ben dieci nomination agli Oscar, vincendo nelle categorie miglior sceneggiatura non originale e miglior sonoro. Sceneggiatura premiata anche ai Golden Globe, insieme alle statuette per il Miglior film drammatico, Migliore regia e Miglior attrice non protagonista a Linda Blair.

Ci sono stati due sequel: L’esorcista II – L’eretico (1997) e L’esorcista III (1990).

Nel 2000 è arrivata una nuova versione integrale, con ben undici minuti di scene inedite. L’esorcista resta tra i film di maggiore impatto che siano mai stati realizzati. Assolutamente uno dei film horror da vedere!

Non aprite quella porta (1974)

Diretto da Tobe Hooper, questo film si ispira a una storia vera. Al centro delle vicende narrate troviamo un gruppo di cinque ragazzi che decidono di recarsi a Newt, in Texas, per vedere la vecchia casa del nonno di due di loro. Nonostante i cattivi presagi incontrati lungo il viaggio e le raccomandazioni a non proseguire oltre, i ragazzi insistono nel raggiungere la loro meta. Insospettiti da dei rumori strani che provengono da una villetta, si avvicinano per capire meglio. L’apertura di quella porta trasformerà il viaggio in un incubo. I ragazzi finiranno in balia di uno dei personaggi più celebri del cinema slasher: Faccia di cuoio, un uomo con una maschera fatta di pelle umana.

Questa pellicola ha dato il via a una saga composta da altri sette film, tra sequel, prequel e remake. Nel 2022 è uscito su Netflix un ulteriore sequel, con la regia di David Blue Garcia. Un altro tra i film horror da vedere!

Leggi anche: Non aprite quella porta: Leatherface è tornato nel film sequel su Netflix. La recensione

Halloween – La notte delle streghe (1978)

Film horror da vedere

Jamie Lee Curtis in una scena del film ‘Halloween’, 1978. | Foto: Getty Images

Capostipite di una saga che conta ben dodici pellicole. Diretto da John Carpenter, ha segnato il debutto cinematografico di Jamie Lee Curtis.

Siamo Haddonfield, una cittadina dell’Illinois, durante la notte di Halloween del 1963, dove Michael Myers, un bambino di sei anni, uccide la sorella maggiore, accoltellandola. Per questo brutale omicidio, viene rinchiuso per quindici anni nel manicomio di Smith’s Grove. Il il 30 ottobre 1978, mentre viene accompagnato in tribunale, Michael scappa e torna nella sua città natale, pronto a scatenare nuovamente la sua furia omicida. È il giorno di Halloween e Michael ha individuato le suo nuove vittime: tre studentesse liceali. Si tratta di Laurie (Jamie Lee Curtis), Annie (Nancy Loomis) e Lynda (P. J. Soles).

Il film fu realizzato con un budget molto ridotto, tant’è che il regista ebbe non poche difficoltà a trovare un’attrice che interpretasse la protagonista femminile, ma fu un grande successo al botteghino.

Leggi anche: Jamie Lee Curtis nel nuovo “Halloween”: il sequel dopo 40 anni

Film horror da vedere: Alien (1979)

Horror fantascientifico diretto da Ridley Scott, considerato uno dei suoi lavori migliori e, più in generale, tra le migliori pellicole di fantascienza della storia del cinema. Questo film ha dato il via a una serie di fortunate pellicole, nonché fonte di ispirazione per libri, fumetti e videogiochi.

Siamo nel 2122 e l’astronave da traino Nostromo è in rotta di rientro sulla Terra. Il computer di bordo capta quello che sembra un segnale di soccorso e risveglia gli occupanti dall’ipersonno. Il segnale proviene dal satellite naturale di un pianeta sconosciuto. L’equipaggio, avendo l’obbligo di indagare, si reca sul posto ma, una volta decifrato il messaggio, scoprirà che non si trattava di un segnale di soccorso bensì di avvertimento. Il viaggio di ritorno verso la Terra si trasformerà così in una lotta per la sopravvivenza.

Vinse un Oscar per i migliori effetti speciali.

Sono stati realizzati tre sequel: Aliens – Scontro finale di James Cameron, Alien³ di David Fincher, Alien – La clonazione di Jean-Pierre Jeunet; e due prequel: Prometheus e Alien: Covenant, entrambi diretti da Ridley Scott, che due anni fa ha annunciato che ci sarà un altro film della saga.

The Shining (1980)

Diretto da Stanley Kubrick, questo film si basa sull’omonimo romanzo di Stephen King. È considerato un cult del genere horror, tra i migliori, se non il migliore in assoluto, grazie soprattutto all’iconica performance di Jack Nicholson. Indubbiamente uno dei film horror da vedere.

Racconta la storia di un ex insegnate che, in cerca della giusta ispirazione per il suo romanzo, accetta di lavorare come guardiano invernale dell’Overlook Hotel, sito tra le montagne del Colorado. Si reca sul posto con sua moglie e suo figlio. Quest’ultimo, si scoprirà, è dotato di capacità paranormali – qui chiamate “the shining”, tradotto come “la luccicanza” – per mezzo delle quali avrà visioni sulla strage compiuta dieci anni prima dal precedente guardiano e sugli eventi futuri, con protagonista suo padre.

Venerdì 13 (1980)

Capostipite di una saga che comprende ben undici pellicole realizzate tra gli Ottanta e i primi anni 2000. È nel 2009 il remake diretto da Marcus Nispel.

Il primo film, con la regia di Sean S. Cunningham, è liberamente ispirato a fatti reali e segue le vicende di un gruppo di studenti assunti nel Camp Crystal Lake, per prepararlo in vista della riapertura estiva. I ragazzi vengono messi in guardia sulle voci che circolano su quel campeggio, rinominato il mattatoio dalla gente del posto per via di alcuni tragici eventi accaduti negli anni passati. I ragazzi, però, nonostante gli avvertimenti, continuano a lavorare nel camping, che diventerà presto la location di una sanguinosa vendetta.

La pellicola fu realizzata con un budget ridottissimo e in soli 28 giorni, dando però vita a uno dei franchise di maggior successo tra il pubblico. Meno per la critica.

Leggi anche: Film cult degli anni 80: le pellicole che hanno segnato un’epoca

Nightmare – Dal profondo della notte (1984)

Film horror

Robert Englund | Foto: Getty Images

Scritto e diretto da Wes Craven, è il primo film di una saga di pellicole dirette da registi diversi. Lo stesso Craven è tornato dietro la macchina da presa nel 1994 per dirigere Nightmare – Nuovo incubo. Questo film ha sancito la nascita di Freddy Krueger, uno dei più celebri serial killer del cinema horror.

Un’adolescente, Tina Grey, ha un incubo in cui viene inseguita da un uomo con la pelle bruciata che cerca di colpirla con un guanto munito di artigli. Si sveglia urlando e con la camicia da notte squarciata da dei tagli. La notte dopo, dal momento che la madre starà via per alcuni giorni e avendo paura di stare sola, chiede ad alcuni amici e al suo fidanzato di farle compagnia. Nonostante la loro presenza, Tina sognerà nuovamente quell’inquietante figura e il suo fidanzato assisterà impotente al suo massacro.

Ma di chi si tratta? Il suo nome è Freddie Krueger (Robert Englund), infanticida tornato dal regno dei morti per mezzo dei sogni, in cerca di vendetta contro coloro che lo fecero bruciare vivo. Solo chi riuscirà a stare sveglio potrà sopravvivere.

Nightmare – Dal profondo della notte è stato il film d’esordio di Johnny Depp, all’epoca ventenne, il quale ottenne il ruolo per cui fu scartato il suo amico Nicolas Cage, che gli aveva consigliato di provare a cimentarsi nel cinema.

The Ring (2002)

Ottenne un enorme successo diventando uno dei film horror da vedere più famosi di sempre. La sua frase iconica “sette giorni” e la bambina Samara sono state al centro di svariate parodie. Ha avuto due sequel: The Ring 2, del 2005, e The Ring 3, uscito nel 2017.

Rachel (Naomi Watts), una giornalista di Seattle, indaga sulla morte della nipote Katie. La giovane aveva raccontato di aver visto, una settimana prima, il contenuto di una misteriosa cassetta. Rachel scoprirà che anche gli amici di Katie sono stati uccisi la stessa notte e in circostanze ugualmente strane. Entrata in possesso di quella videocassetta, la donna ne guarda il contenuto, per poi ricevere, una volta terminata la visione, la telefonata di una bambina che sussurra “sette giorni”. Aiutata da un video analista, Rachel riesce a risalire ad Anna Morgan, una donna morta suicida insieme alla sua bambina: Samara.

Le pellicole recenti da non perdere

L’evocazione – The Conjuring (2003)

Primo capitolo della saga composta da due sequel: The Conjuring 2 – Il caso Enfield, uscito nel 2016, e The Conjuring – Per ordine del diavolo, nel 2021. Ai quali si aggiunge lo spin-off Annabelle, nelle sale nel 2014, e i suoi sequel Annabelle 2 – Creation e Annabelle 3. Inoltre, nel 2018 è arrivato al cinema un altro spin-off, The Nun – La vocazione del male, e nel 2019 La Llorona – Le lacrime del male, anche questo considerato collegato alla saga, nello specifico ad Annabelle.

The Conjuring è un horror sovrannaturale ambientato nel 1971, quando i Perron decidono di trasferirsi in un casolare in campagna. Dopo la morte di una delle loro cinque figlie, attaccata da uno spirito maligno, la coppia chiede aiuto a due demonologi specializzati. Dalle loro indagini emergerà che quella casa è infestata dallo spirito di una strega dell’Ottocento, la quale, prima di impiccarsi, lanciò una maledizione sull’abitazione e contro chiunque vi fosse andato a vivere in futuro.

I fatti narrati nel film sono realmente accaduti, infatti si basa sui racconti dei demonologi Ed e Lorraine Warren.

Annabelle (2014)

Primo spin-off della saga The Conjuring e primo capitolo della trilogia dedicata alla bambola sanguinaria. Come il capostipite, anche questo film si basa su fatti reali. La bambola, un pupazzo di pezza della Raggedy Ann, esiste davvero ed è custodita all’interno di una tecca nel Museo dell’occulto di Lorraine ed Ed Warren. Secondo quanto raccontato dai due demonologi, la bambola è stata protagonista di svariati eventi paranormali, ragion per cui la stanza viene regolarmente benedetta da un sacerdote.

Ma tornando alla pellicola in questione, questa ruota attorno alla bambola già presente in The Conjuring – L’evocazione, dove si vede anche la scena di apertura dello spin-off. Quella in cui una giovane infermiera racconta ai Warren, interpretati da Vera Farmiga e Patrick Wilson, del regalo ricevuto da sua madre: la bambola Annabelle. La narrazione si sposta poi nel passato, nel 1967, a Santa Monica, quando il potere malefico della bambola si era rivelato per la prima volta.

Dark Skies – Oscure presenze (2013)

Al centro della storia troviamo una famiglia alla prese con strani fenomeni: oggetti che si muovono da soli o spariscono nel nulla, apparizioni notturne, uccelli che muoiono sulla sua casa. La famiglia inizia così a credere di essere stata presa di mira da una forza malefica, così decidono di approfondire, scoprendo l’esistenza di altri fatti simili legati agli alieni. Nonostante lo scetticismo, piazzano delle videocamere all’interno dell’abitazione. I filmati testimoniano la presenza di strane figure, ragion per cui i due coniugi decidono di chiedere aiuto a un esperto di paranormale.

The Witch (2015)

Diretto da Robert Eggers e interpretato da Anya Taylor-Joy, questo horror è ambientato nel XVIII secolo, nel New England. Un uomo, sua moglie e i loro cinque figli decidono di trasferirsi ai margini del bosco. La loro quotidianità sarà presto stravolta dall’accadimento di una serie di inquietanti e tragici fenomeni. Tutto ha inizio quando un’entità misteriosa strappa il figlio più piccolo dalle braccia della sorella. I sospetti dei genitori, inizialmente, ricadono sulla giovane ma quando il figlio maggiore scompare nel nulla, dopo essersi recato nel bosco per una battuta di caccia, e gli altri due figli cominciano a parlare con gli animali, si convinceranno che qualcosa di oscuro si è abbattuto sull’intera famiglia.

Dopo aver visto la pellicola, Stephen King rivelò di essere rimasto terrorizzato. Una recensione che colloca automaticamente questo titolo tra i film horror da vedere, senza ombra di dubbio!

Scappa – Get Out (2017)

Film horror

Daniel Kaluuya | Foto: Getty Images

Film d’esordio del regista Jordan Peele, che ha anche scritto e co-prodotto la pellicola. Il regista ha rivelato di essersi ispirato a La notte dei morti viventi e a Il silenzio degli innocenti.

Racconta la storia di Chris Washington (Daniel Kaluuya), un fotografo afroamericano fidanzato con una donna americana benestante. Durante un weekend presso la famiglia di lei, nonostante la calorosa accoglienza dei genitori e del fratello, Chris rimane colpito dallo strano comportamento dei domestici, entrambi neri. Sarà solo l’inizio di un weekend all’insegna di svariati avvenimenti bizzarri, che culminerà con l’organizzazione di un’asta per la vendita di Chris.

Il film ha ottenuto un ottimo risconto sia tra il pubblico che tra la critica, ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui un Oscar per la migliore sceneggiatura, su un totale di quattro nomination.

A Quiet Place – Un posto tranquillo (2018)

Diretto e interpretato da John Krasinski insieme a Emily Blunt.

Il film è ambientato in un mondo post apocalittico dove la popolazione è stata decimata da predatori extraterrestri dotati di un udito sensibilissimo. Queste creature attaccano qualsiasi cosa faccia rumore, per questo nelle città regna il silenzio assoluto. È in questo mondo all’insegna del pericolo costante che vive la famiglia Abbott, composta da Evelyn (Emily Blunt), il marito Lee (John Krasinsky) e dai loro tre figli. Per 472 giorni riescono a sopravvivere, anche grazie all’utilizzo della lingua dei segni, che conoscono bene perché la figlia maggiore è sordomuta. Ma con l’arrivo del quarto figlio sarà impossibile non emettere alcun suono e gli Abbott saranno costretti a dare prova di tutto il loro coraggio per salvarsi.

Il film è stato nominato agli Oscar e ai Golden Globe.

Nel 2021 è uscito il sequel, A Quiet Place 2, mentre per il 2023 è prevista l’uscita del terzo film, descritto come uno spin-off.

Leggi anche: A Quiet Place 2: il silenzio non è più abbastanza. La recensione

L’uomo invisibile (2020)

Si tratta di una nuova versione, molto libera, della storia raccontata nell’omonimo romanzo di H. G. Wells, nonché reboot del suo primo adattamento, diretto da Paul Verhoeven vent’anni fa.

Cecilia Kass (Elisabeth Moss) è una giovane donna che decide di lasciare il compagno violento fuggendo nel cuore della notte e riuscendo a far perdere completamente le sue tracce. L’uomo, compreso quanto accaduto, si toglie la vita ma lascia un cospicua eredità a Cecilia, con una bizzarra clausola: potrà entrarne in possesso solo se sarà dichiarata mentalmente instabile. Nella ragazza iniziano a insinuarsi dubbi e timori. E se l’ex compagno non fosse davvero morto ma fosse diventato semplicemente invisibile?

Nel 2019 è stano annunciato uno spinf-off che avrà come protagonista la controparte femminile, reboot de La donna invisibile del 1940. Sarà prodotto, diretto, interpretato da Elizabeth Banks.

Candyman (2021)

Si tratta del sequel diretto di Candyman – Terrore dietro lo specchio, film horror uscito nel 1992. Come il suo predecessore è ambientato nel quartiere Cabrini-Green di Chicago, oggi una zona ormai riqualificata. Qui vive Anthony (Yahya Abdul-Mateen II), un pittore che sta attraversando un periodo di blocco creativo. Affascinato dalla leggenda di Candyman, decide di approfondire le sue conoscenze per capire quanto ci sia di vero. Mentre lui sembra trovare un’improvvisa ispirazione, qualcosa di oscuro inizia a muoversi intorno a lui: Candyman è pronto a tornare ed è alla ricerca di un nuovo corpo da utilizzare come strumento di vendetta.

Lo sceneggiatore e produttore di questa pellicola è Jordan Peel, regista di un altro horror di grande successo: Scappa – Get Out. La sua presenza ripropone e rafforza quel retroterra sociopolitico già presente nel film originale.

Host (2021)

Horror sovrannaturale girato e ambientato durante il lockdown del 2020. Nel corso di una videochiamata su Zoom, un gruppo di amici decide di organizzare una seduta spiritica, finendo per evocare una forza sovrannaturale maligna.

I fatti narrati vengono mostrati integralmente attraverso lo schermo di un computer, come se anche gli spettatori stessero prendendo parte alla chiamata sulla piattaforma, aspetto che consente una visione più immersiva, e per questo ancora più inquietante. Tanto che, secondo il progetto “Science of Scare” di Broadband Choices, Host è attualmente il film horror più spaventoso di sempre. Tale studio ha come scopo quello di individuare e stilare una classifica, su basi scientifiche, delle pellicole dell’orrore più spaventose di tutti i tempi. Il metodo utilizzato prevede il monitoraggio del battito cardiaco durante la visione di alcuni dei cult del genere.

Tale risultato non potrebbe che collocare Host tra i film horror da vedere!

© RIPRODUZIONE RISERVATA