Devi. Sempre. Andare. Avanti.
Devi. Sempre. Andare. Avanti.
Che il percorso segnato da Mine, film di esordio dal potente impatto narrativo, fosse un sentiero solido che Fabio Guaglione e Fabio Resinaro avrebbero seguito con fedeltà e passione, era chiaro già mentre il film era ancora in sala. Un film che, basta guardare alla bacheca di Fabio Guaglione per scoprirlo, sta viaggiando per il mondo come uno studente universitario di successo, per l’orgoglio di chi ha trasformato l’idea in atto e degli spettatori che sono stati rapiti dall’epica del soldato fermo ad un passo dalla morte.
A distanza di due anni Fabio&Fabio tornano come produttori e sceneggiatori, per la regia di Jacopo Rondinelli, con Ride (qui il teaser trailer), un action thriller nel quale dominano gli sport estremi. «Ho lavorato con Fabio in passato – racconta Jacopo – e averlo accanto nella realizzazione di Ride è stato essenziale per lavorare al meglio».
«Al momento – racconta Fabio Guaglione – siamo in fase di post produzione, un momento inteso, nel quale usciamo dalla nostra Bat-Caverna solo per pochissimo tempo».
Veniamo dunque al film. I frammenti mostrati in sala, anteprima mondiale per il Cine&Comic Fest 2018, raccontano molto: ritmo da videogioco, tra Halo e Call of Duty, fotografia che sfonda la quarta parete per dare allo spettatore un’esperienza diretta su un thriller action «che – annuncia il regista – sarà in sala il 6 settembre». «Per realizzarlo abbiamo utilizzato droni e action cam come mai prima – racconta – un lavoro che ha previsto l’utilizzo di oltre venti punti di vista per ogni scena».
Il resoconto della realizzazione di Ride racconta molto della perizia messa nel realizzarlo. «Visto il numero di telecamere e la quantità di riprese in soggettiva raccolte – rivelano – abbiamo dovuto prima trovare un approccio, una regola di ingaggio, e poi ragionare su quello: pianificare un ordine di stacco per ogni scena e poi muoverci all’interno di quella mappatura. Ovviamente tutto ciò che la grammatica cinematografica richiede c’è, ma elaborata in modo funzionale al tipo di film che abbiamo realizzato». «La sfida vera – spiega Fabio – è stata quella di costruire una trama che, tenendo conto del numero di telecamere, le giustificasse tutte»
Che film sarà Ride? «Un action Thriller alla Point Break, con cui condivide lo spirito di avventura legato agli sport estremi, che affonda le sue radici ne L’Implacabile, ma che non nasconde contaminazioni con horror come Blair Witch Project o Cloverfield. Ovviamente ci sono film, videogiochi che ci hanno formato – racconta il regista – e che inevitabilmente tornano nella narrazione; il tutto per un film con un’identità precisa, che vuole essere metafora dei pericoli nascosti nei social media, ma anche riflessione sul rapporto con le tecnologie».
In un momento nel quale, tornando al discorso fatto la sera prima da Elio Germano, «chi produce cerca prodotti sicuri», Ride, con la produzione di Fabio&Fabio, è un vero e proprio prototipo, un film che racconta molto della voglia di sperimentare che hanno le nuove leve. Da quanto si può intuire dalle parole dei registi, Ride non si fermerà nelle sale, annunciandosi come progetto cross mediale che potrebbe assecondare la loro grande passione per i videogiochi.
«Ovviamente al momento tutto è in fase di progettazione e coperto dal massimo riservo – ammette Jacopo – ma sicuramente possiamo dire che ci saranno delle sorprese», un annuncio che nel bel mezzo del festival sulle contaminazione tra mondi e a pochi minuti dall’annuncio che Zerocalcare passerà dalla cellulosa alla celluloide, non può che diventare suggestione per quello che vedremo a partire dalla prima settimana di settembre.
Qui sotto un’immagine di Ride e il nuovo character poster
Foto: © Lucky Red
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