Eo a Cannes 75: la video recensione del film di Jerzy Skolimowski

Ispirandosi al capolavoro di Robert Bresson del 1966, Au Hasard Balthazar, a suo dire l'unico a commuoverlo davvero, il cineasta polacco firma un'opera sperimentale e psichedelica in cui un dolce asino si ritrova a fare i conti con le storture, la crudeltà e i pericoli del mondo

Eo Skolimowski

In Concorso al 75esimo Festival di Cannes è stato presentato Eo, il nuovo film del regista Jerzy Skolimowski: al centro della storia c’è un asinello, l’Eo del titolo (da leggersi “ih-oh”, come il verso), protagonista di un road movie tutto a misura di animale, tra la Polonia e l’Italia contemporanea, nel quale la bestia attraverserà gli scenari più disparati e affronterà situazioni assurde, feroci e rischiose.

Ispirandosi al film di Robert Bresson del 1966, Au Hasard Balthazar, a suo dire l’unico a commuoverlo davvero, il cineasta polacco oggi 84enne firma un’opera sperimentale e psichedelica in cui un dolce asino si ritrova a fare i conti con le storture, la crudeltà e i pericoli del mondo che lo circonda, aggiornando in chiave ultra-contemporanea la lezione di un capolavoro assoluto della storia del cinema attraverso un utilizzo frastornante di immagini e suoni

All’inizio del film, Eo lavora in un circo dal quale viene prelevato, dopo le proteste degli ambientalisti, conoscendo così la separazione dalla sua migliore amica nonché padrona. Finisce in seguito a fare da animale da tiro in un maneggio per poi fuggire in fattorie, boschi, diventare la mascotte di una squadra di calcio, essere pestato a morte e conoscere infine il suo destino. 

Nel cast si segnalano anche le presenze dell’attore italiano Lorenzo Zurzolo (Baby) e di Isabelle Huppert nei panni di un baronessa, entrambi protagonisti di un segmento del film. 

Trovate di seguito la nostra video recensione di Eo di Jerzy Skolimowski. 

 
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