È stata la mano di Dio: Robert De Niro scrive una lettera d’amore al film di Paolo Sorrentino. Ecco il testo integrale

Il divo hollywoodiano ha molto amato il romanzo di formazione autobiografico del regista napoletano, definendolo: «Intensamente personale»

Robert De Niro Paolo Sorrentino

Robert De Niro ha realizzato un vero e proprio endorsement nei confronti di È stata la mano di Dio, il nuovo film di Paolo Sorrentino ancora in corsa per entrare nella cinquina dei prossimi premi Oscar nella categoria di miglior film internazionale.

Con una lettera aperta pubblicata su Deadline, De Niro, molto legato al nostro paese anche alla luce delle sue origini, ha elogiato il romanzo di formazione autobiografico del regista italiano, esaltandone la qualità e ringraziandolo con sincera stima.

Di seguito il testo integrale della lettera d’amore di De Niro, tradotto in italiano.

Ci sono così tante cose fantastiche in The Hand of God, la ricca storia di formazione di Paolo Sorrentino. È un film intensamente personale. Sorrentino, che l’ha scritto oltre che diretto, ha creato il suo surrogato Fabietto a partire dal proprio DNA e dalle proprie esperienze e ha ambientato il film nella sua natia Napoli.

Il co-protagonista più importante di Fabietto non è un componente del meraviglioso cast, ma piuttosto la città stessa. Si percepisce l’amore di Sorrentino per Napoli già nelle prime, bellissime inquadrature di un avvicinamento aereo alla città dal Golfo di Napoli. E lo vedi anche nel suo affetto per la varietà dei personaggi: eccentrici, spesso molto divertenti, più grandi della vita, appassionati (con questo intendo dire forti), pieni di gioia e speranza. Sono stato a Napoli solo poche volte, ma per me questo film è decisamente napoletano nel modo in cui molti dei film di Marty Scorsese (The Wolf of Wall Street, Bringing Out the Dead, Mean Streets, Taxi Driver, ecc.) e molti altri dei film di Woody Allen (Annie Hall, Broadway Danny Rose, Manhattan, ecc.) sembrano essenzialmente riconducibili a New York City. Napoli per molti versi mi ricorda la New York italo-americana che amo.

La location del sud Italia serve bene la narrazione di Sorrentino. Dice: “La realtà è solo il punto di partenza per una storia. Deve essere reinventata. Qui a Napoli abbiamo un modo divertente di reinventare i ricordi”. Nonostante la tragedia che è letteralmente al centro del film, È stata la mano di Dio trabocca di divertimento. Scene come il pranzo all’aperto della famiglia allargata e la successiva gita in barca sono così affascinanti e divertenti. E mentre la storia principale riguarda Fabietto strappato alla sua precaria giovinezza e trascinato a un’età adulta prematura e sgradita, le storie che troviamo lungo la strada non hanno prezzo. Ad esempio, c’è Armà, il contrabbandiere di sigarette/teppista violento/amico solidale e infine carcerato; stravagante, sì, ma completamente credibile per me in base alle mie esperienze a New York da bambino.

E c’è Capuano (il vero Antonio Capuano, famoso regista napoletano, che fu mentore del giovane Sorrentino). In una scena meravigliosa verso la fine de È stata la mano di Dio, Fabietto supplica Capuano di dargli una direzione. Capuano lo interroga e al contempo lo rimprovera, le loro voci si alzano, quasi musicalmente. Sembra la scena di una grande rappresentazione d’opera. Fabietto gli dice: “Non mi piace più la realtà. La realtà è pessima. Ecco perché voglio fare film”. Vuole andare a Roma per sfondare nel cinema. Capuano gli urla: “A Roma vanno solo gli stronzi! Sai quante storie ci sono in questa città… Guarda! … Possibile che questa città non ti ispiri per niente? … Hai una storia da raccontare? Trova il coraggio di dirlo! … Sputalo fuori!”. Fabietto va comunque a Roma. Alla fine del film, sta per arrivarvi. E ora – 35 anni dopo – Sorrentino è tornato alla Napoli di The Hand of God. Va bene. Mille Grazie, Paolo!

Siete d’accordo con le parole di Robert De Niro a proposito di È stata la mano di Dio? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti. 

Foto: Getty (Kevin Winter/Getty Images; Alessandra Benedetti – Corbis/Corbis via Getty Images)

Fonte: Deadline

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