Possiamo dirlo tranquillamente: mai, prima d’ora, s’era parlato così tanto della copertina di un fumetto sui giornali generalisti; e mai prima d’ora, s’era arrivati a tanto. Dopo la polemica, la quiete – e le scuse della Marvel per la cover variant che Milo Manara ha disegnato per Spider-Woman. Scuse che arrivano direttamente dall’alto della gerarchia della Casa delle Idee: da Alex Alonso, editor-in-chief. Scuse che però non fanno tornare sui propri passi la Marvel, che si impegna, nonostante tutto, a pubblicare la variant cover così come l’aveva pensata – e così come il maestro Manara l’ha disegnata.
Alex Alonso ha dichiarato: «Vogliamo che tutti – il più gran numero di fan possibile – si sentano i benvenuti nel leggere Spider-Woman. Ci scusiamo – mi scuso – per il messaggio contrastante che questa variant ha trasmesso». «Ci rendiamo conto che il messaggio trasmesso da questa cover non era quello che volevamo. E capiamo – e rispettiamo – le preoccupazioni di coloro che hanno espresso una reazione negativa alla copertina». Però è anche vero che «circa il 30% del nostro team editoriale è composto da donne, circa il 20% della nostra offerta è composto da fumetti con protagonisti femminili, e la nostra Senior Manager of Talent, Jeanine Schaefer, cerca attivamente di coinvolgere scrittrici e disegnatrici ogni mese».
Quindi sul serio: nessun intento sessista. La cover rimane, la Marvel chiede scusa e forse, finalmente, una storia brutta fin da quand’è cominciata è arrivata alla fine. Con una domanda: possibile che l’arte abbia bisogno di scuse quando fa quello per cui è stata pensata, e cioè “sconvolgere”?
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Fonte: Fumettologica
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