Contagion, parla lo sceneggiatore: «Il mondo ha bisogno un film sul medico Anti-Vax per capire il male che ha fatto»

Scott Z Burns è preoccupato che le teorie fraudolente di Andrew Wakefield possano creare più danni del Covid stesso

In molti conoscono superficialmente le sue teorie, ma in pochi sanno che Andrew Wakefield, l’ex medico britannico che ipotizzò una correlazione tra il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia) e l’autismo, in realtà si inventò tutto per denaro. La sua pubblicazione scientifica fraudolenta del 1998, oggi smentita, su composta dal medico da dati alterati per supportare alcune cause giudiziarie intentate da un avvocato contro alcune case farmaceutiche di vaccini, senza contare che lui stesso aveva brevettato un sistema di vaccini su cui intendeva lucrare. La frode messa in atto da Wakefield, che per questo venne radiato dall’ordine dei medici, fu svelata da un’ indagine giornalistica realizzata da Brian Dear del Sunday Times.

Durante una masterclass virtuale con MetFilm School, Scott Z Burns (lo sceneggiatore di Contagion, film che ha profetizzato la pandemia) ha detto di non avere ancora in mente una sceneggiatura per il sequel del film di Steven Soderbergh, mente gli piacerebbe venisse realizzato un film sulla controversa figura di Andrew Wakefield. Anche perché, nonostante sia stato provato che le sue teorie erano totalmente false, c’è ancora una buona fetta di persone che provano diffidenza contro le vaccinazioni e sposano le teorie anti-vax.

«Se avremo un vaccino per il Covid e le persone non lo assumeranno, sarà perché sono state corrotte dai crimini di Andrew Wakefield e pensano che i vaccini siano malvagi, avremo così un problema ancora più grande e  molta gente si farà del male» ha detto , già pensando al futuro quando un vaccino per il Coronavirus sarà messo a disposizione della popolazione mondiale. «Mi piacerebbe che qualcuno facesse un film su Andrew Wakefield per mostrare quanto diabolico fosse quello che ha fatto».

Contagion, che ha numerosi parallelismi con la pandemia da Covid, ha una storia così veritiera alle spalle perché alla base della sceneggiatura c’è stato un intenso scambio di idee con gli stessi medici e virologi che ora sono in prima linea nel combattere il Covid. E pare che siano stati proprio loro a convincerlo a tornare a parlare in pubblico del virus dopo che aveva rifiutato di rilasciare dichiarazioni alla stampa all’inizio dell’anno.

Fonte: THR

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