Cinetiratela! Ovvero fai finta di sapere tutto sui film al cinema oggi. A volte basta davvero poco per sembrare dei veri esperti. Una citazione buttatata lì, un aneddoto da dietro le quinte, una curiosità sulla vita di un’interprete ed è facile passare, se non proprio per un potenziale critico, quanto meno per un appassionato cinefilo.
Ecco perché inauguriamo questa nuova rubrica, una sorta di guida per dummies del cinema, che non pretende di essere esaustiva, né di sostituirsi a una laurea breve al Dams, ma che vi permetterà di far cadere nel discorso qualche frase ad hoc per fare colpo sul/la ragazzo/a di turno, sugli amici, i famigliari o i colleghi il giorno in cui i film escono al cinema. Insomma, tre frasi per intortare per bene, più una a effetto per stupire gli interlocutori.
Come avrete intuito, Cinetiratela, ovvero “tiratela con il cinema”, è una nuova rubrica che inauguriamo oggi, per la quale abbiamo scelto come icona rappresentativa il severissimo critico gastronomico (ma vale per l’intera categoria) Anton Ego di Ratatouille.
Partiamo dunque con i film in programmazione questo week end.
«Paul Thomas Anderson è il miglior regista al mondo e pare che questo sia il suo capolavoro definitivo».
«Ha avuto successo dopo Magnolia, ma io lo trovo geniale dai tempi di Boogie Nights».
«È l’ultimo film di Daniel Day Lewis prima della pensione. Senza di lui il cinema americano non sarà più lo stesso».
La frase per fare colpo: «Non è un caso che Anderson abbia scelto un sarto di alto livello come protagonista del suo film, perché lui stesso gioca con l’immagine fotografica come se fosse un tessuto, da tagliare, cucire e rifinire».
«È il film sul peggiore regista al mondo, Tommy Wiseau. Il suo orribile film d’esordio era così tremendo che venne ribattezzato “Il Quarto potere dei brutti film”».
«Sembra un po’ Ed Wood, ma senza il surrealismo di Tim Burton».
«È la prima volta in cui James Franco imbrocca sia la recitazione che la regia»
La frase per fare colpo: «Se non fosse stato per le accuse di molestie a Franco, si sarebbe sicuramente portato a casa qualche Oscar importante il prossimo 4 marzo».
CARAVAGGIO – L’ANIMA E IL SANGUE
«È il documentario d’arte più visto al cinema nel nostro Paese. Più di un milione di euro e più di 130mila spettatori in tre giorni; anche meglio di Loving Vincent».
«Con le riprese in ultradefinizione, ovvero in 8K, sembra di entrare nei quadri e di cogliere dettagli che a occhio nudo sfuggirebbero».
«Manuel Agnelli dà la voce a Caravaggio, interpretandone i sentimenti».
La frase per fare colpo: «Non è il classico film didascalico sul pittore celebre di turno, ma sconfina nella videoarte».
«Alba Rohrwacher e Valeria Golino sono due donne che si contendono l’amore di una figlia e ma anche due rappresentazioni quasi opposte della maternità».
«È l’unico film in concorso al Festival di Berlino ed è stato accolto dagli applausi del pubblico».
«Ricorda per certi versi Le meraviglie di Alice Rohrwacher, la sorella regista di Alba»
La frase per fare colpo: «L’aspetto più interessante del film è il parallelismo tra la natura brulla e selvaggia della Sardegna e personaggi altrettanto mancanti».
«È il classico film alla Perfetti sconosciuti che vuole mettere alla berlina e ironizzare sulla nostra dipendenza dalla Rete».
«Gli attori sono tutti imprigionati nelle loro maschere “sociali” come noi nei nostri avatar digitali: Bentivoglio l’intellettuale stropicciato, la Crescentini la Corinna di Boris ma burina, Ricky Memphis il coattone, Fresi il bipolare isterico, pazzoide come l’Alberto di Smetto quando voglio».
«Quando i personaggi usano il furgoncino per raggiungere lo chalet in Trentino fa tanto Little Miss Sunshine ».
La frase per fare colpo: «I personaggi di questo film, in fondo, sono Sconnessi ben oltre l’assenza di wi-fi: isterici, separati da loro stessi ben più che dai loro profili social, con una parte di sé che tengono ben nascosta agli altri…»
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