Nel primo Captain America, Steve Rogers dice a Peggy che solitamente nei suoi spettacoli si presentano solo 12 persone. In The Avengers, Tony Stark scherza con Pepper affermando che lei dovrebbe avere il 12% di credito per l’ultimo affare delle Industrie Stark, mentre in Avengers: Age of Ultron, Pietro Maximoff ricorda a Wanda che lui è nato 12 minuti prima di lei. E ancora: in Guardiani della Galassia, Peter Quill sostiene di avere “il 12% di un piano”, mentre in Iron Man 3, Stark parla di un possibile bambino di 12 anni a Maya Hansen.
La domanda sorge legittima: che cosa significa il numero 12 per l’Universo Cinematografico Marvel? È una sorta di easter egg che si ripete di film in film? È forse qualcosa che collega tutti i tasselli del puzzle? A quanto pare, no. Stando a James Gunn, regista dei Guardiani della Galassia, il 12 è infatti un numero ricorrente non solo nell’UCM, ma anche in diversi altri film. Il motivo? Qui le parole del cineasta: «Il numero 12 [twelve in inglese, ndr.] è spesso usato nella scrittura e nella commedia perché è il più alto numero formato da una sola sillaba».
Insomma, la presenza di questo numero non sarebbe altro che una faccenda di ritmo nei dialoghi. Niente significati nascosti, niente enigmi da risolvere, niente messaggi subliminali, ma puro accorgimento “tecnico” nella scrittura. Incredibile, no?
Voi che ne pensate al riguardo? Ci avevate mai pensato? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.
Fonte: SR
Foto: Marvel Studios
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