La casa di produzione cinematografica Amblin Partners, fondata dal regista Steven Spielberg, ha siglato un accordo con la piattaforma di streaming Netflix.
Non si conoscono ancora molti dei dettagli, ma stando a quanto riportato da Variety l’accordo prevede che Amblin Partners produca per Netflix almeno un paio di film all’anno per i prossimi anni (la durata dell’accordo non è stata per il momento resa nota).
Due anni fa, come qualcuno ricorderà, a Spielberg furono attribuite delle dichiarazioni in cui in sostanza si diceva dell’idea che i film distribuiti esclusivamente online venissero esclusi dalla corsa agli Oscar.
Per il noto e influente cineasta e Re Mida della storia di Hollywood, stando a quanto fu riportato in un primo momento, Netflix avrebbe dovuto partecipare infatti solo a premiazioni televisive come gli Emmy, in quanto gli Oscar sarebbero un’altra cosa. «Steven sente fortemente la differenza tra lo streaming e i film per le sale. Sarà felice se gli altri si uniranno [alla sua campagna] quando la questione verrà affrontata [al meeting dell’Academy]», aveva raccontato un portavoce della Amblin, anche se questo punto di vista era stato in seguito smentito dal vecchio socio di Spielberg alla DreamWork, Jeffrey Katzenberg.
In un comunicato citato dal New York Times, Spielberg ha ora scritto in via ufficiale: «Alla Amblin, raccontare storie sarà sempre al centro di tutto ciò che facciamo. E dal primo minuto in cui ho parlato con Ted [Sarandos, CEO di Netflix, ndr] della collaborazione, è stato abbondantemente chiaro che avevamo un’incredibile opportunità di raccontare nuove storie insieme e raggiungere il pubblico in modalità rinnovate».
L’accordo non cancella quello che la Amblin ha già siglato con Universal Pictures, rinnovato peraltro lo scorso dicembre. Netflix, tra le altre cose, ha distribuito nel recente passato Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin e acquistato Maestro, nuovo film di Bradley Cooper sul compositore Leonard Bernstein attualmente in pre-produzione (in entrambi i casi si tratta di film Amblin).
Fonte: Deadline, NY Times