Questo è un punto delicato. A un certo momento del film entrano in scena due scienziati (un biologo e un matematico): sono l’interesse comico del film, macchiette spudorate (uno dei due è addirittura interpretato da Charlie Day, comico di professione, già visto in Come ammazzare il capo e vivere felici). E la scienza che portano con sé è altrettanto macchiettistica: si collegano al cervello di un Kaiju per condividerne i ricordi, calzando un caschetto che ricorda tanto gli esperimenti di Egon Spengler nel primo Ghostbuster. All’inizio la scelta mi aveva lasciato perplesso, ma in realtà accentua la dimensione da cartoon del film, dandogli coordinate ancora più precise, e sgombrando il campo da equivoci su tono e riferimenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA5) Gli scienziati
L’effetto Mazinga, l’ombra di Cthulhu e gli scienziati pazzi