Visto con i bambini, Mister Link recensione del nuovo capolavoro LAIKA

«È come se David Lean avesse diretto Il giro del mondo in 80 giorni con Stanlio e Ollio». Viene descritto così il nuovo film LAIKA Mister Link dal regista Chris Butler, già dietro la regia di ParaNorman e sceneggiatore del recente Kubo e la spada magica. Parole che rendono perfettamente il climax del film d’animazione realizzato in stop-motion (ogni personaggio è realizzato in plastilina e spostato di fotogramma in fotogramma) con l’ausilio della computer grafica per armonizzare gli sfondi. Si ride molto con la “strana coppia” formata da un bigfoot (chiamato Sasquatch nel film) colto e  intelligente che, incapace di sopportare ancora la solitudine, vuole raggiungere i suoi “cugini” yeti sulla cima dell’Himalaya, e da un intrepido avventuriero in cerca di approvazione dei componenti del club degli esploratori. Ecco Mister Link recensione del film d’animazione LAIKA.

Mister Link recensione

Non è un film come gli altri Mister Link e lo si evince già dalla prima inquadratura che mostra l’impronta nella neve di una creatura che presto scompare sostituita da quella nella terra, indelebile, di un uomo. Come a dirci che i personaggi “fantastici” sono vacui ed effimeri contro l’intramontabilità dell’uomo. Ma se c’è una cosa che può legarle per sempre è una salda amicizia capace di dare vita a storie e leggende senza tempo. Proprio come quella raccontata da LAIKA, eccelso studio d’animazione specializzato nella realizzazione di film in stop motion attraverso l’uso della plastilina, nel suo ultimo meraviglioso lungometraggio (oltre a ParaNorman e Kubo, al loro attivo anche Coraline e la porta magica e Boxtrolls). 

La trama

La storia segue infatti il rocambolesco viaggio che compiono Sir Lionel Frost, un audace e illuminato avventuriero che nella fine dell’800 credeva nella teoria dell’evoluzione e voleva dimostrare che l’uomo discendeva dalle scimmie, e il Sasquatch, una bestia un po’ buffa, sorprendentemente intelligente e piena di sentimenti. I due, accompagnati dall’intraprendente Adelina Fortnight, andranno alla ricerca della favolosa valle di Shangri-La, dove si pensa vivono gli yeti, i “cugini” di Mister Link. 

Buddy movie

Dopo quattro film con protagonisti i bambini, LAIKA cambia punto di vista e alza lo sguardo all’altezza di due adulti e un primate particolarmente grosso (ma è tutta colpa del pelo) per raccontare una storia che è un mix tra i film d’avventura alla Indiana Jones e i buddy movies con protagonista una strana coppia. E cosa c’è di più strano di un avventuriero egoista e geniale che ricorda molto lo Sherlock Holmes di Conan Doyle e una creatura insolita, praticamente l’anello mancante nell’evoluzione, che è una sorta di ibrido tra il John Candy di Un biglietto per Due e il gorilla de Il Grande Joe? Una strana amicizia che fatica a decollare ma che si rivelerà piena di sorprese, gettando anche le basi di quello che potrebbe diventare un franchise. Peccato però che nonostante le tante critiche positive e i numerosi premi ricevuti, compreso un Golden Globe come Miglior film d’animazione dell’anno, il film non ha avuto un successo di pubblico tale da pensare che possa venire realizzato davvero un sequel.

Un film inclusivo

Tra concitate scene d’azione e affilate battute con humor all’inglese, il film cela tra le pieghe della trama tematiche di spessore come l‘inclusione (Mister Link sceglie di chiamarsi Susan), la scoperta del luogo dove apparteniamo davvero, l’egoismo umano che pur di dimostrare la sua supremazia sulle altre creature ha devastato il pianeta e distrutto meraviglie incalcolabili, o l’importanza di alcune imprescindibili battaglie portate avanti dall’uomo per suggellare teorie necessarie all’evoluzione della civiltà, dal suffragio universale all’evoluzione, mostrando l’assurdità del negazionismo.

Visto con i bambini Mister Link recensione

Alex (11 anni) e Giorgio (9 anni) hanno adorato Mister Link e sono voluti tornare al cinema a vederlo una seconda volta. Tre sono i pregi del film che li hanno conquistati: per primo la storia, ricca e onesta al punto giusto, che non edulcora la malvagità dell’uomo pur restando a misura di bambino, poi le gag e le battute che li hanno fatti ridere per tutta la visione aiutandoli a metabolizzare i momenti più drammatici di una storia fatta per pensare (come la morte di alcuni personaggi, anche se cattivi), e infine la spettacolarità della realizzazione in stop motion del film. Nei titoli di coda, come in ogni film LAIKA, infatti viene mostrato come è stato possibile portare in vita la storia di Mister Link e sia Alex che Giorgio sono rimasti impressionati dalla complessità della messa in scena e, una volta tornati a casa, hanno voluto scoprire tutto sulla tecnica del film e hanno voluto guardare alcuni video dietro le quinte che potete vedere anche voi qui sotto. Se vi pare poco…

i video hanno i sottotitoli generati automaticamente, quindi modificando le impostazioni potete guardarli con i sottotitoli in italiano.

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