Visto con i bambini: la recensione di Trolls World Tour, il film più allegro e colorato dell’anno

La musica come cura dell'anima e come mezzo per unire le diversità in un'unica armonia in un film colorato e divertente per affrontare in allegria la quarantena da Coronavirus

Sono passati quattro anni dall’uscita in sala di uno dei film più riusciti di casa DreamWorks, capace di modellare e amalgamare perfettamente elementi discordanti come personaggi fantasy, musica pop e stile d’animazione ispirata a pachwork di tessuti diversi. Trolls è esploso al cinema con tutta la potenza di hit musicali di successo, colori accesi e l’acceleratore schiacciato al massimo sul buonumore con un’importante riflessione sul tema della felicità. Nel sequel, appena uscito nelle piattaforme di streaming a noleggio, ritroviamo tutto questo e molto altro. Qui la nostra recensione di Trolls World Tour visto con i bambini.

Recensione di Trolls World Tour

Adottiamo Trolls World Tour

Trolls World Tour, con tutta la sua carica di colori, musica, animazioni e psichedelici personaggi era stato previsto per un’uscita cinematografica che permettesse di godere del film nello splendore della sala. A causa della pandemia da Coronavirus che ha costretto le persone a casa (e non solo in Italia) e chiuso tutti i cinema questo non è stato possibile, ma Universal ha pensato alle famiglie e al fatto che ci fosse bisogno di una forte dose di positività e allegria in questo periodo così incerto. Ecco perché Trolls World Tour, invece di venire rimandato a data da destinarsi è uscito in molti servizi streaming a noleggio, tra i quali Sky Primafila, Infinity e TIMVISION. Un film da guardare per ritrovare il buonumore ma soprattutto da adottare per sostenere il cinema che ci piace. Cliccate sulla foto qui sotto per scoprire tutte le piattaforme dove vedere Trolls World Tour:

La trama

Alla fine del primo film Poppy e Branch erano riusciti a salvare i loro amici dal popolo dei Bergen, orchi infelici che, grazie al buonumore dei Trolls avevano capito che la felicità non la si può rubare agli altri ma la si trova seguendo la via del cuore, facendosi guidare dall’amore per gli altri, per se stessi e per la vita. L’esistenza festosa dei Trolls ora può proseguire tra abbracci elargiti con generosità e party a tutte le ore. Diventare regina però non ha fatto maturare Poppy che, nonostante la maggiore responsabilità, continua a non ascoltare gli altri, ad avere un’innata e sconfinata fiducia nel prossimo e a fare sempre e comunque di testa sua. Tutti difetti che metteranno lei e il suo popolo nei guai quando scoprirà che al mondo esistono altre società di Trolls incentrate su generi musicali diversi e che Barb, la regina dell’hard rock vuole dominare tutti sotto un’unica composizione musicale.

La musica

La musica, cuore e anima del primo Trolls, qui diventa assoluta protagonista trasformando una diatriba da social sui generi musicali tra appassionati in un film per tutti. Capace di avvicinare i bambini al ritmo, alla conoscenza dei diversi stili e della consapevolezza che nessun tipo di musica è migliore dell’altro, solo differente. Una questione di gusti insomma che è anche metafora della vita e della diversità del mondo. Non siamo tutti uguali e sono le differenze che ci dicono ciò che siamo, ma la vera armonia nasce proprio dall’unione di più voci.

Nel film sono soprattutto sei gli stili musicali protagonisti: hard rock, pop, tecno, funk, classica e country, ma compaiono anche sottogeneri come l’hip hop, il rap, il reggaeton e persino lo yodel. Tutto tenuto assieme dalla splendida colonna sonora a cura di Justin Timberlake, che in originale da anche la voce a branch, tra intramontabili hit (come One More Time) e brani originali.

Voci italiane

Nella versione italiana in Trolls World Tour abbiamo avuto un passaggio di testimone. Alessio Bernabei ed Elisa hanno lasciato il compito di dare voce a Branch e Poppy a Stash e Francesca Michielin, che hanno dato prova di riuscire a dare la giusta impronta sia al recitato che, soprattutto alla cantato. Supportati tra l’altro dall’apporto voce di Elodie (splendida nel ruolo di Barb) e di Sergio Sylvestre (Mini Diamante). Una curiosità. Se guarderete il film in originale avrete la possibilità di imbattervi in grandi nomi della musica come Ozzy Osbourne, Anderson Paak e Mary J. Blige.

Abbattiamo i muri

Walt Dohrn, già regista del primo film, ha mantenuto con Trolls World Tour quegli effetti visivi unici che rendevano il primo Trolls una meraviglia per gli occhi: dal design dei personaggi e delle ambientazioni (ammirate il Grand Canyon fatto di cuscini o la texture raffinata delle superfici che si ispirano a differenti tipi di tessuti) alle caratterizzazioni dei personaggi. E non solo visivamente. In questo secondo capitolo vengono approfonditi anche i personaggi attraverso riflessioni sull’amicizia, magari un po’ scontate ma sempre evergreen (gli amici sono quelli che ti dicono quando stai sbagliando e sui quali puoi sempre contare, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà), e sull’importanza di saper ascoltare gli altri. Voci diverse dalle nostre infatti sono quelle che ci rendono più creativi e connessi col mondo.

Visto con i bambini – La recensione di Trolls World Tour

Alex (10 anni) e Giorgio (9 anni) erano in trepidante attesa di questo secondo capitolo dopo essere stati conquistati dal frizzante umorismo delle battute del primo, oltre che di una storia che li aveva saputi guidare tra diverse colorate emozioni. Punti cardini che hanno puntualmente ritrovato anche in Trolls World Tour, film che li ha fatti ridere continuamente e che ha dato loro una bellissima lezione di musica spaziando tra generi e stili diversi. Il messaggio che più è arrivato al cuore però è quello che la musica nasce da dentro e che niente può spegnere la passione per le note, neppure la rottura delle corde che nel film ha dato vita alla musica.

Ps. Non perdete alla fine dei titoli di coda la scena post credit che ricollega Trolls World Tour al primo film.

Foto: © DreamWorks Animation/Universal Pictures

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