Frozen 2 su Disney+, rivelata la data di uscita italiana

Non vedete l'ora di vedere Frozen 2 su Disney+? Arriva la conferma ufficiale su quando sarà finalmente disponibile sul servizio streaming Disney

Dopo mesi di voci di corridoio e ipotesi è finalmente stata rivelata la data di uscita di Frozen 2 su Disney+, la piattaforma streaming della Casa di Topolino che già dalla sua uscita il 24 marzo ha messo a disposizione un enorme catalogo con più di 500 film e 350 Serie Tv.

Come ben sa chi avrebbe voluto trovare anche Frozen 2 sul servizio streaming Disney Plus negli Usa il film è stato messo a disposizione con ben tre mesi di anticipo. In Italia invece dobbiamo ancora attendere… ma per poco.

Frozen 2 su Disney+

Disney infatti ha finalmente confermato ufficialmente la data di uscita dell’attesissimo sequel Disney che vede Elsa e Anna di ritorno in una epica avventura nel mondo di Arendelle. Al loro fianco naturalmente anche Olaf, Kristoff e la renna Sven.

Frozen 2 su Disney+

Ecco dunque arrivare dalla newsletter ufficiale la data di uscita ufficiale, aggiungendosi così all’arrivo di un altro attesissimo film Disney per tutta la famiglia: L’unico e insuperabile Ivan.

DATA DI USCITA FROZEN 2 SU DISNEY PLUS

Segnatevi quindi in rosso sul calendario la data dell’11 settembre, giorno in cui arriverà su Disney Plus sia Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, che L’unico e insuperabile Ivan.

Settembre diventa così un mese davvero importante per Disney che lancia, sia sulla piattaforma streaming che al cinema diversi importanti titoli per l’intrattenimento di tutta la famiglia. Al cinema infatti sono in arrivo a partire dal 2 settembre anche The New Mutants, il film spin-off degli X-Men e dal 17 settembre anche The King’s Man – Le origini.

 

Perché bisogna aspettare tanto?

Come per altri titoli, per poter vedere Frozen 2 su Disney+ abbiamo dovuto aspettare che scdessero gli accordi con Sky Primafila. Ecco perché in Italia abbiamo dovuto attendere a lungo prima di vedere titoli attesi come Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, Star Wars – L’ascesa di Skywalker, Toy Story 4 e Gli incredibili 2.

Oltre alla conferma ufficiale sull’uscita di Frozen 2 su Disneyplus, abbiamo una bellissima notizia per voi. Sono già diventati disponibili attesissimi film come La spada nella roccia, Mulan e Il re leone, la versione live action diretta da Jon Favreau. 

Frozen 2, intervista ai registi Jennifer Lee e Chris Buck

A sei anni dall’enorme successo del primo film, Frozen 2 – Il segreto di Arendelle catapulta i personaggi in una nuova avventura in cui viene svelato il passato di Elsa. A Los Angeles abbiamo incontrato i registi, Jennifer Lee e Chris Buck, che ci hanno raccontato come è nato il nuovo e atteso film Disney.

Cosa vi ha portato a voler realizzare un sequel di Frozen?
J.L.: «Sentivamo che c’era ancora una storia da raccontare. Realizzare Frozen 2 è stata una scelta venuta prima di tutto da me e Chris: non abbiamo veramente pensato a un secondo episodio finché non ci siamo resi conto che c’erano molte domande ancora senza risposta riguardo Elsa e il suo mondo. Non solo segreti da svelare ma anche territori ancora sconosciuti da esplorare».

Quali domande troveranno risposta nel nuovo film?
C.B.: «Una di esse è: perché Elsa possiede poteri magici? Il primo film non lo spiegava. Parlando di tutti i personaggi in questo nuovo capitolo per loro è arrivato il momento di scoprire il mondo. Come detto, è un territorio inesplorato, dove capiranno meglio qual è il loro posto nell’ordine delle cose».
J.L.: «Esatto. Questo film parla di maturità e dei cambiamenti che devi affrontare nella vita».

Quando avete iniziato a pensare a un secondo capitolo?
C.B.: «Più o meno un anno dopo l’uscita del primo: stavamo lavorando al cortometraggio e ci siamo nuovamente innamorati dei personaggi, scoprendo quanto ci mancassero veramente».
J.L.: «Ho molto chiaro il ricordo di una festa natalizia nel 2014 in cui io e Chris ci siamo guardati negli occhi e abbiamo detto: “Facciamone un altro!”».

Cosa è stato apportato al sequel dopo il viaggio di ricerca che avete fatto nei paesi scandinavi?
J.L.: «I quattro elementi aria, terra, fuoco e acqua hanno sempre rappresentato la magia della vita. Nelle tradizioni scandinave ci sono spiriti dell’aria e dell’acqua, leggende che si avvicinano alla natura di Elsa. Nelle favole s’incontra il tipico personaggio comune che si confronta con eventi straordinari. La nostra eroina smentisce questo canone, lei possiede dei poteri magici in un mondo invece normale. È più vicina a una figura mitica, di quelle che portano sulle proprie spalle un fardello pesante, vengono fraintese ed emarginate. Pian piano abbiamo dunque capito che con Frozen avevamo unito la fiaba con il mito, e abbiamo deciso di esplorare meglio le radici del personaggio di Elsa e il mondo in cui affondano. Come sceneggiatrice questa è stata l’idea di base che mi ha aiutato a trovare la struttura della storia del sequel».
C.B.: «Un volta in quei luoghi abbiamo potuto sentire sulla nostra pelle la potenza di queste leggende, mentre camminavamo tra le foreste o le spiagge di quei Paesi. La natura è viva».

Cosa potete rivelare sulle nuove canzoni del film? Come avete lavorato con i compositori?
C.B.: «Esattamente come fatto per il primo: Christopher Beck e Robert Lopez sono stati coinvolti fin dalle prime fasi del progetto, concentrandosi sull’evoluzione dei personaggi e del loro arco narrativo. Man mano che la storia si sviluppava, capivamo insieme quando un personaggio era emotivamente pronto per cantare, c’è stata una sintonia perfetta tra noi».

Cosa avete provato quando avete sentito la nuova canzone Into the Unknown per la prima volta?
J.L.: «Nella sceneggiatura eravamo arrivati al momento in cui qualcosa chiama Elsa verso terre sconosciute. Volevamo esprimere sia la paura che la voglia di cambiamento, Chris e Bobby hanno espresso questi sentimenti magnificamente, e la loro canzone serve anche per sviluppare la trama, mentre Elsa prende la più importante decisione della sua vita».
C.B.: «Sapevo che la canzone sarebbe stata qualcosa di potente. Chris ci ha spedito il le digitale e l’ho sentito in macchina mentre tornavo a casa. Ho continuato ad ascoltarlo ancora e ancora, non riuscivo a fermarmi…»

 

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