Omegha, tra fumetto e board game

L’interessante operazione di Giochi Uniti che pubblica un comics che fa da prequel a un gioco da tavolo di prossima uscita

Omegha di Enzo Troiano, pubblicato da Giochi Uniti, è una sorta di “prologo” a fumetti di un board game che uscirà entro la fine dell’anno.
L’iniziativa di questo progetto cross-mediale tra comics e gioco da tavolo è intrapresa da Giochi Uniti, in Italia leader  del settore board game con un catalogo di centinaia di referenze. Con l’uscita del volume di Omegha, 66 pagine, brossurato, 24×32 cm a 16,5 euro (potete acquistarlo qui), Giochi Uniti entra infatti anche nel mercato dei fumetti con un’operazione unica nel panorama italiano e che sembra essere la strada giusta (almeno dal successo del Trailer pubblicato sulla pagina Facebook di Giochi Uniti che ha ottenuto un successo strepitoso con oltre 45 mila visualizzazioni) per dare vita a nuovi mondi progettandoli già in più forme di entertainment. Pare, tra l’altro, che Omegha faccia parte di una visione più ampia e probabilmente arriveranno altre iniziative analoghe in futuro, magari con altri autori.
Del Board Game ancora non si sa nulla, ma il fumetto lo abbiamo letto. Si tratta di fantascienza ambientata in un futuro post apocalittico, dove c’è una guerra tra alieni e le ultime sacche di resistenza degli umani. Il protagonista è un ragazzo che tramite l’amicizia con un alieno, Omegha, si suppone riuscirà a salvare la razza umana. Ma la storia non finisce, anzi, è proprio costruita in modo che sia l’incipit di quello che poi, probabilmente, verrà sviluppato nel gioco da tavolo.
Enzo Troiano è del ’65 e mette in gioco una certa fantascienza che si rifà agli anni ’70 e ’80. La forza di Omegha sta soprattutto nel talento visivo della messa in scena, nelle illustrazioni e nello sviluppo grafico dei personaggi, che ricorda a tratti il lavoro di altri grandi artisti come Tanino Liberatore (Ranxerox) o Paolo Eleutieri Serpieri (Druuna).  Dal punto di vista narrativo siamo invece di fronte a una storia piuttosto “canonica” che soffre anche di una certa diluizione delle linee narrative che rendono difficoltosa la lettura, perlomeno nella prima parte dove c’è un cambio di scena ogni due tavole.
Qui sotto il nostro video commento.

 

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