Non toccate il mio libro! 10 scrittori che hanno letteralmente detestato i film tratti dai propri romanzi
Non toccate il mio libro! 10 scrittori che hanno letteralmente detestato i film tratti dai propri romanzi
Quando gli autori disapprovano gli adattamenti cinematografici delle loro opere, non c'è cult che tenga!
Simona Carradori
Stephen King (Shining) – Vi sembrerà assurdo, ma il capolavoro di Kubrick non è stato affatto apprezzato dal maestro del brivido. King si è infatti dichiarato molto deluso dal risultato finale, perché il regista non sarebbe riuscito a cogliere il male puro che abitava l’Overlook Hotel, mettendo invece più in risalto quello all’interno dei personaggi. Secondo l’autore, anziché cogliere le sfumature soprannaturali del romanzo, Kubrick avrebbe messo in scena qualcosa di più simile a una tragedia domestica, e quindi molto distante dall’idea alla base del libro.
Michael Ende (La storia infinita) – I bambini degli anni ’80 avranno sicuramente adorato il film che racconta le avventure del piccolo Bastian, ma non si può certo dire lo stesso dell’autore del romanzo, che ha fatto di tutto per dissociarsi dall’adattamento cinematografico. Ende ha dichiarato che il film non aveva niente a che vedere con lo spirito del libro, tanto che ha portato i produttori in tribunale nel tentativo di riavere indietro i diritti dell’opera. Alla fine è riuscito a far rimuovere il suo nome dall’intero progetto, definito dallo stesso “plastico, kitsch e commerciale”.
Anthony Burgess (Arancia Meccanica) – Chi l’avrebbe mai detto che il cult di Kubrick fosse stato odiato dallo stesso autore del romanzo? Eppure Anthony Burgess ha letteralmente detestato il film, tanto da aver dichiarato di voler ripudiare la sua stessa opera. Perché? Secondo Burgess sarebbe diventata la materia prima per un film che ne avrebbe completamente frainteso il messaggio, finendo con il glorificare sesso e violenza. Un equivoco che, a detta dell'autore, lo avrebbe perseguitato fino alla morte.
Bret Easton Ellis (American Psycho) – Secondo l’autore del romanzo, il film di Mary Harron semplicemente non sarebbe dovuto esistere, in quanto quella narrata nel suo American Psycho era una storia che non solo non aveva bisogno di essere adattata, ma per la sua particolare narrazione non si presta affatto al medium cinematografico, che a suo avviso avrebbe completamente fallito nel mantenere viva l’ambiguità del personaggio di Bateman. Siete d'accordo?
Truman Capote (Colazione da Tiffany) – In questo caso le lamentele dell’autore non si riferiscono tanto al risultato finale del film, quanto al casting, e – chi l’avrebbe mai detto – alla protagonista Audrey Hepburn. Per l’attrice è stata una delle performance più memorabili di sempre, ma l’autore l’ha considerata completamente inappropriata per la parte. Chi avrebbe voluto al suo posto? Nientemeno che Marilyn Monroe!
Roald Dahl (Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato) – Si tratta forse di uno dei film più amati da grandi e piccini tratto da un libro altrettanto amato, eppure l’autore non ha gradito la pellicola quanto il suo vasto pubblico. Secondo Dahl la versione cinematografica della sua opera è “particolarmente scadente”, il protagonista Gene Wilder “molto pretenzioso” e il regista “senza alcun talento”. Insomma ci è andato giù pesante, e la delusione è stata tale che l’autore ha fatto in modo di bloccare qualsiasi progetto cinematografico per il sequel del libro: Il grande ascensore di cristallo.
Ken Kesey (Qualcuno volò sul nido del cuculo) – Il film con protagonista Jack Nicholson ha collezionato parecchi Oscar e pareri positivi, tuttavia l’autore del romanzo – che avrebbe dovuto dare il suo contributo durante le riprese – abbandonò il set dopo due settimane sconvolto dal punto di vista adottato nella pellicola. Successivamente ha dichiarato di non aver mai voluto guardare il film, ma sua moglie sostiene invece che lo abbia fatto e gli sia persino piaciuto! Quale sarà la verità?
Richard Matheson (Io sono Leggenda) – Il romanzo ha avuto ben tre adattamenti, e l’autore li ha odiati tutti dal primo all’ultimo, tanto che quando è stato annunciato il terzo film con Will Smith, Matheson ha dichiarato: “Non capisco perché Hollywood sia così affascinata dal mio libro, visto che nessuno si degna mai di riportare la storia così come l’ho scritta”. Come se non bastasse, l’ultimo adattamento presenta un finale completamente diverso dal romanzo, riusciamo quindi a immaginare il responso dell’autore…
Winston Groom (Forrest Gump) – L’autore del romanzo ha detestato a tal punto l’adattamento cinematografico della sua opera, da aver scritto nel sequel questa frase: “Non permettere mai a nessuno di fare un film sulla storia della tua vita”. Secondo Groom infatti, Forrest Gump sarebbe non solo completamente privo dei riferimenti al sesso presenti nel libro, ma trasposto con un linguaggio particolarmente casto, che niente ha a che vedere con quello utilizzato nella sua opera.
P. L. Travers (Mary Poppins) – Secondo l’autrice P. L. Travers, nel celebre film della Disney il personaggio di Mary sarebbe stato completamente alterato, le scene animate rese in modo assurdo e il significato del romanzo decisamente frainteso. Vi basti sapere che alla premiere del film ha passato gran parte del tempo in lacrime, decidendo successivamente di negare alla Disney i diritti per l’adattamento degli altri romanzi della saga.
Il mondo del cinema è disseminato da decine e decine di adattamenti di romanzi più o meno amati da pubblico e critica, molti dei quali divenuti col tempo dei veri e propri cult ricordati ancora oggi. Ma cosa ne pensano gli autori dei romanzi da cui sono ispirati? Beh, sappiate che in alcuni casi sono arrivati persino a ripudiare gli adattamenti, perché poco fedeli alla storia originale o – in alcuni casi – completamente differenti! Nella gallery di oggi scopriamo 10 scrittori che hanno letteralmente detestato i film tratti dai propri romanzi!