Le 11 scene di sesso più scandalose e discusse nei film degli ultimi anni
Le 11 scene di sesso più scandalose e discusse nei film degli ultimi anni
Simona Carradori
Nymphomaniac - Lars von Trier ha realizzato con il dittico di Nymphomaniac (2014) la propria opera definitiva sulla dipendenza dal sesso e sulle sue molteplici implicazioni morali e psicologiche. Tra le tante sequenze scandalose, è rimasta particolarmente impressa nell'immaginario collettivo quella in cui la protagonista da giovane, interpretata da Stacy Martin (nella versione più adulta le presta il volto Charlotte Gainsbourg), pratica una fellatio a uno sconosciuto sul vagone di un treno, nell'ambito di una sfida sessuale con una sua amica.
La vita di Adele - Impossibile non citare il pluripremiato La vita di Adele (2013) di Abdellatif Kechiche. Il film - vincitore della Palma d'oro a Cannes - ha fatto parlare di sé soprattutto a causa della lunga scena di sesso tra Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos, davvero molto esplicita e hot. Le attrici, dopo il prestigioso premio, si sono dissociate dal cineasta accusandolo di aver richiesto dai loro corpi un realismo troppo esasperato.
Mektoub, My Love: Intermezzo - E rimanendo in ambito con lo stesso regista, Mektoub, My Love: Intermezzo - secondo capitolo della saga dell'autore franco-tunisino - ha travolto e scandalizzato il pubblico di Cannes per via di una scena di ben dodici minuti in cui la protagonista Ophélie (Ophélie Bau) riceve un cunnilingus non simulato nel bagno di una discoteca. L'attrice, imbarazzata, ha abbandonato la proiezione ufficiale e il film è stato accolto tra freddezza, fischi e cori di disapprovazione.
Killer Joe - Come dimenticare una fellatio in cui l'organo sessuale maschile viene "sostituito" da un pezzo di pollo fritto? La sequenza, particolarmente insostenibile - nonché oggetto di specifiche censure per i passaggi televisivi -, è contenuta in Killer Joe (2011), uno degli ultimi film del regista William Friedkin con protagonista Matthew McConaughey.
Closer - Davvero molto hot la partecipazione di Natalie Portman al film Closer di Mike Nichols. La scena in cui l'attrice tenta il personaggio di Clive Owen all'interno di un locale per spogliarellisti è tra le più suadenti ed erotiche degli ultimi quindici anni e la Portman, che per il ruolo della stripper vinse il Golden Globe, ha ammesso di aver tremato al pensiero che i suoi genitori la vedessero in quella sequenza.
The Counselor - Il procuratore - L'opera di Ridley Scott ha ricevuto recensioni contrastanti all'epoca dell'uscita e non ha lasciato particolari tracce, ma quasi tutti ricordano la scena in cui Cameron Diaz divarica le gambe al cospetto del suo compagno Reiner (Javier Bardem), strofinandosi sul parabrezza della sua Ferrari.
Lo sconosciuto del lago - Incontri clandestini a sfondo omosessuale tra le rive di un lago: è su questo che ruota Lo sconosciuto del lago (2013) di Alain Guiraudie, film queer insignito di numerosi riconoscimenti - tra cui il premio come Miglior Regia nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes - che ha sconvolto il pubblico per la presenza di scene di sesso estremamente forti e realistiche.
Rester Vertical - Tre anni dopo Lo sconosciuto del lago, Alain Guiraudie approda in concorso a Cannes con Rester vertical (2016), un film altrettanto controverso che non manca di avere dalla sua diverse scene di sesso esplicite, tra cui una sequenza in cui il protagonista sodomizza un uomo anziano che muore durante l'atto.
Shame - L'opera di Steve McQueen, con protagonista Michael Fassbender, racconta di un giovane newyorkese totalmente invischiato nella sesso-dipendenza. Il film ha al suo interno diverse scene di sesso dal tono molto cupo e angosciato, tra cui una che viene consumata in una stanza del The Standard, hotel di Manhattan famoso per la possibilità di scorgere gli amplessi dei visitatori direttamente dalle finestre trasparenti.
Doppio amore - François Ozon ha sempre giocato con l'erotismo nei propri lavori, ma mai come in Doppio amore (2017). Per rendere l'idea, il film si apre con una vagina inquadrata in primo piano, per poi proseguire con nudi frontali e strap-on.
The Neon Demon - Non particolarmente sconvolgente dal punto di vista grafico, ma senz'altro macabra a livello concettuale è la scena di sesso del film di Nicolas Winding Refn che vede protagonista Jena Malone. Nella sequenza in questione il personaggio interpretato dall'attrice, ovvero la make-up artist Ruby, si abbandona ad un rapporto con il cadavere di una donna che, per via della somiglianza con la ragazza dei suoi desideri, risveglia in lei degli istinti... necrofili.