JOKER - Iniziamo con un ruolo recente e valido per più attori: la parte della nemesi di Batman conta infatti due straordinarie, difficili e diverse interpretazioni negli ultimi 13 anni. Prima Heath Ledger, che per mostrare la folle anarchia del suo Joker si è rinchiuso in un hotel per mesi. Quindi Joaquin Phoenix e la sua versione malata del pagliaccio di Gotham, altro ruolo portato in scena con sforzo fisico e straordinaria dedizione. Ad entrambi è valso un Oscar ed è difficile dire chi sia il migliore.
MY LEFT FOOT - Il primo dei tre Oscar di Daniel Day-Lewis è arrivato nel 1989: il celebre attore, uno dei migliori nella storia del cinema, ha attinto al cosiddetto "Metodo" per raccontare la storia di un uomo affetto da paralisi cerebrale e in grado di muovere un solo arto, il piede sinistro. Day-Lewis è rimasto nella parte tutto il tempo, facendosi aiutare persino a mangiare durante le pause sul set e restando sempre in sedia a rotelle.
BLACK SWAN - Altra performance valevole di un Oscar è stata quella di Natalie Portman come Nina Sayers. Si è allenata per oltre un anno per entrare nei panni della ballerina, pagando di tasca propria le lezioni dal momento che il film non aveva ancora ricevuto tutti i finanziamenti. Non solo allenamento, ma anche dedizione fisica estrema: per la parte ha perso circa 10 kg, ma considerando che pesava già poco meno di 50 kg, l'impresa è stata enorme. Durante le riprese, inoltre, è stata vittima di numerosi infortuni, tra cui una botta alla testa che ha richiesto una risonanza magnetica.
FURY - Benché il protagonista del film sia sulla carta Brad Pitt, lo sforzo di Shia LaBeouf per la parte è stato estremo e non sempre apprezzato dalla troupe e dal cast: per interpretare uno dei soldati del carro armato statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale, l'attore non si è lavato per mesi. Circolano inoltre alcune leggende su questo ruolo: LaBeouf si sarebbe tolto un dente da solo, tagliandosi la faccia, e inoltre si sarebbe persino convertito al Cristianesimo per avvicinarsi al suo personaggio, Boyd 'Bible' Swan.
TORO SCATENATO - Jake LaMotta è uno dei personaggi che hanno fatto la storia del cinema e il merito è del lavoro di Robert De Niro. Per la parte del pugile professionista, l'attore si è preparato tre mesi assieme al vero LaMotta, rimasto seriamente impressionato dalle sue abilità sul ring. De Niro ha combattuto anche tre veri match e ne ha vinti due, per poi ingrassare circa 30 kg per la terza parte del film. Ai tempi, un record.
THE SHINING - Altro ruolo avvolto nella leggenda cinematografica: non solo per il peso specifico del film, ma anche per come il personaggio è stato "preparato". In questo caso, però, Shelley Duvall è stata quasi una vittima del metodo scelto da Stanley Kubrick: sono celebri le tecniche vessatorie del regista, che ha voluto portare psicologicamente allo stremo l'attrice. Per quanto riuscito, il personaggio di Wendy Torrance è anche molto controverso: fin dove è giusto spingersi per amore dell'arte? Vale un crollo nervoso?
THE REVENANT - I fan di Leonardo DiCaprio hanno dovuto aspettare anni prima di vederlo finalmente vincere una statuetta. Ce l'ha fatta con la parte di Hugh Glass nel difficilissimo (produttivamente) film di Alejandro Inarritu. Nove mesi durissimi, al freddo, durante i quali DiCaprio ha dovuto imparare alcune tecniche di sopravvivenza come accendere un fuoco, due lingue native americane (Pawnee e Arikara) e non morire di ipotermia. La cosa più difficile per un convinto vegetariano come lui, probabilmente, è stata dover mangiare il fegato di un bisonte crudo.
THE PIANIST - La parte del pianista ebreo Wladyslaw Szpilman nel celebre film di Polanski è valsa a Adrien Brody un Oscar. Difficile fare altrimenti, considerando la potenza drammatica del personaggio e l'impegno dell'attore per portarlo in scena: Brody ha venduto l'appartamento, l'auto, la tv, il cellulare e ha perso tantissimo peso, tutto per entrare meglio nei panni di una vittima dell'Olocausto. Aver preso lezioni di piano, in questo contesto, sembra quasi normale amministrazione.
MONSTER - La vera storia della serial killer Aileen Wuornos è stata raccontata da Patty Jenkins in un potentissimo film reso tale dalla straordinaria performance di Charlize Theron. L'attrice, icona di bellezza per gran parte della sua carriera fino a quel momento, si è radicalmente trasformata per la parte: ha preso 13 kg e si è rasata le sopracciglia, oltre a indossare protesi dentali e rovinarsi apposta la sua celebre chioma bionda. Tutto questo, ovviamente, ha portato ad un meritato Oscar.
HUNGER - Restando in tema di perdita di peso, impossibile non citare il lavoro di Michael Fassbender per raccontare la vera storia del membro dell'IRA Bobby Sands, che nel 1981 ha intrapreso un estenuante sciopero della fame. L'attore è stato costretto a sottoporsi ad esami medici durante le riprese, necessari per portare avanti una dieta a base di bacche, noci e sardine che gli ha permesso di perdere quasi 15 kg.
THE MACHINIST - Tra tutti, però, il ruolo più difficile per quanto riguarda la trasformazione fisica l'ha sostenuto Christian Bale per L'uomo senza sonno. Prima di vincere l'Oscar per The Fighter, infatti, l'attore ha perso 25kg per diventare il protagonista del thriller di Brad Anderson, un uomo affetto da insonnia da oltre un anno. Bale è arrivato a pesare 54 kg, pochissimo considerando il suo standard e ha rischiato seriamente la salute per apparire così emaciato e scheletrico.
LES MISERABLES - Ha dovuto perdere peso anche Anne Hathaway per interpretare Fantine nel celebre musical. I quasi 10 kg persi sono serviti per portare in scena l'operaia licenziata perché madre di una bambina avuta fuori dal matrimonio, quindi costretta a vendere i suoi capelli e persino prostituirsi. La scena del taglio dei capelli, una delle più emozionanti del film, è stata inoltre girata per davvero: il parrucchiere era in costume per aiutarla.
ROAR - All'ultimo posto mettiamo un film che non ha richiesto grossi cambiamenti fisici per gli attori protagonisti, ma che è senza dubbio famoso per uno dei ruoli più difficili della storia del cinema. Roar è conosciuto come "il film più pericoloso di sempre", perché i grandi felini usati per raccontare la storia dell'etologo statunitense Hank (Noel Marshall) non erano per niente addestrati. Sembra che 70 persone tra troupe e cast abbiano riportato ferite durante le riprese, un dettaglio sul quale la produzione ha insistito anche in fase di promozione del film ormai diventato un cult.
Fare l’attore o l’attrice non è un mestiere semplice, ma ci sono stati ruoli nella storia della settima arte che hanno spinto le star ben oltre i propri limiti. Prove fisiche, enormi perdite di peso, cambiamenti radicali tutti in nome del risultato finale. Le interpretazioni di Joker ad opera di Heath Ledger e Joaquin Phoenix sono solo due esempi di performance premiate con un Oscar: questi 13 ruoli hanno segnato per sempre la storia del cinema e sono ancora oggi ricordate come esempi (forse fin troppo estremi) di dedizione al lavoro.
Ecco quindi a voi i 13 ruoli più difficili della storia del cinema: siete d’accordo? Manca qualcuno che avreste messo in questa lista? Fatecelo sapere nei commenti.
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