“L’ultimo re di Hollywood” “Il mito del cinema” “Lo spaccone più bello di Hollywood”. Sono tanti gli epitaffi che la stampa ha creato per rendere omaggio a Paul Newman, scomparso venerdì 26 settembre 2008 consumato da un tumore ai polmoni all’età di 83 anni. Il primo dei tanti ruoli indimenticabili che lo fecero salire nell’olimpo dei divi, insieme a James Dean e Marlon Brando, fu quel Rocky Graziano campione di boxe ed ex-teppista di Lassù qualcuno mi ama (1956). Sessant’anni di carriera e cinquant’anni di matrimonio con l’amatissima moglie Joanne Woodward, sposata in seconde nozze. Tra i titoli più famosi ricordiamo La gatta sul tetto che scotta (1958), accanto a Liz Taylor, Lo spaccone (1961), Hud il selvaggio (1963), Nick mano fredda (1967) e quelli in coppia con l’amico e collega Robert Redford: Butch Cassidy (1969) e La stangata (1973). Due le statuette dorate collezionate: quella alla carriera e l’anno succcessivo quella per Il colore dei soldi di Martin Scorsese, sequel ideale de Lo spaccone. Ripercorriamo insieme alcune tappe della sua gloriosa carriera e della sua lunga vita, segnata anche dalla morte per overdose dell’unico figlio maschio Scott avuto dalla prima moglie, e da un impegno umanitario costante e rivolto soprattutto agli emarginati.