Inception - Christopher Nolan è famoso per non essere un grande amante della CGI. Inception ne è una delle dimostrazioni più esemplari: molte scene sono state girate in set capaci di inclinarsi di 360 gradi grazie a un motore elettrico, per dare l'idea di assenza di gravità. La sequenza nella foto, ha richiesto il lavoro di 500 membri della troupe. Anche qui, senza controfigure.

Skyfall - Tutta la saga di James Bond è costellata di momenti al cardiopalma, ma la sequenza d'apertura di Skyfall è tra le migliori intro del franchise. In equilibrio su un treno in corsa, con un nemico da stendere, Daniel Craig non ha voluto controfigure.

Iron Man 3 - Non solo CGI in una delle scene più spettacolari del film Marvel. Il team di stuntmen della Red Bull si è allenato per mesi, perfezionando i salti in volo con più di 600 paracaduti.

Matrix Reloaded - La sequenza dell'inseguimento in autostrada ha richiesto tre mesi di riprese, ed è stata girata su un set costruito lungo una vecchia pista d'atterraggio dell'Alameda Naval Air Station. 300 macchine sono andate distrutte, e tra gli stuntman che vi hanno lavorato, c'era anche Zoe Bell, controfigura di Uma Thurman in Kill Bill e vista in Grindhouse - A prova di morte.

Mission Impossible: Protocollo fantasma - Tom Cruise, si sa, è un tipo che ama gli sport estremi: per questo nei suoi film preferisce non usare controfigure. Nel quarto film della serie, la scalata del Burj Kahlifa di Dubai - il grattacielo più alto del mondo - è tutta sua. Ma per prepararla sono servite 200 ore di prove su una replica dell'edificio, realizzata a Praga.

Speed - Un autobus si porta dietro una bomba, e per non farla esplodere non deve scendere sotto le 50 miglia. Keanu Reeves interviene, e sale sul veicolo gettandosi da un auto in corsa. Controfigure? Macché.

The Amazing Spider-Man - Marc Webb ha fatto buon uso della CGI nel reboot di Spider-Man, ma gran parte dei voli del supereore da un grattacielo all'altro di New York, erano interpretati da una persona in carne e ossa con indosso il costume. Come "trampolino" utilizzava un impianto costruito centinaia di metri sopra Riverside Drive ad Harlem.

Transformers 3 - Il blockbuster di Michael Bay ha utilizzato CGI in abbondanza, ma una spettacolare scena di base jumping ha richiesto la partecipazione di skydivers professionisti.

Terminator 2 - La scena dell'inseguimento in elicottero del sequel di James Cameron era così pericolosa che il cameraman si rifiutò di girarla. Ma fu anche molto complicata: primo, un elicottero volava per davvero radente al suolo per le strade di Los Angeles; secondo vennero usati 10 miglia di cavo elettrico per illuminare la scena, girata di notte; terzo, servirono tre ciak per riprendere lo schianto dell'elicottero.

Il cavaliere oscuro: Il ritorno - Anche l'epica entrata in scena di Bane, con un aereo spezzato in due che fa da intro al film, è stata girata senza l'uso di effetti speciali. A filmarla è stato un esperto pilota di elicotteri, e gli stunt hanno lavorato ad altezze vertiginose: una volta al sicuro, il pezzo di aereo è stato sganciato dall'elicottero e fatto cadere a terra.

Ben Hur - La scena più famosa del film è quella della corsa delle bighe (che in realtà sono quadrighe perché trainate da quattro cavalli). Artefice del momento cult Joe Canutt: figlio dello stuntman Yakima Canutt (regista della seconda unità e coordinatore degli stunt con Andrew Marton e Sergio Leone, non accreditato), era lui nei panni di Ben Hur quando piomba su un carro incidentato, viene sbalzato fuori dalla quadriga, rimanendo aggrappato per miracolo al veicolo. Per girare la corsa furono impiegate cinque settimane (spalmate in tre mesi) e venne speso un milione di dollari.

Indiana Jones e l'ultima crociata - La sequenza dove Jones rincorre un treno a cavallo e ci salta sopra in corsa è solo una delle numerose scene incredibili interpretate da Vic Armstrong, lo stuntman ufficiale di Harrison Ford (ma tra i più attivi di Hollywwod). Lui stesso l'ha descritto così: «Penso che il salto in Indiana Jones e l'ultima crociata sia veramente incredibile. C'erano molte difficoltà, prima dovevamo insegnare al cavallo a correre sul bordo della scogliera, per esempio, e studiare benissimo la distanza dalla quale dovevo saltare fidandomi del cavallo Per non cadere di sotto, nel caso in cui non avessi saltato».