11 film che i cinema si sono categoricamente rifiutati di proiettare (e perché)
11 film che i cinema si sono categoricamente rifiutati di proiettare (e perché)
Simona Carradori
(Foto: MovieStills)
Joker – Come sappiamo, il film è stato accolto da diverse critiche a causa della rappresentazione del suo protagonista, in grado di generare - secondo le accuse - eccessiva empatia nei confronti di un pazzo criminale. Ma soprattutto, creò diverse tensioni per via della strage di Aurora, commessa nel 2012 - all’interno di un cinema - da un folle che diceva di immedesimarsi nel Joker. Chiaramente, quello stesso multisala in cui avvenne la tragedia, decise di non proiettare il cinecomic con Joaquin Phoenix. (Foto: MovieStills)
Slender Man – Nel Winsconsin, una nota catena decise di bandire l’horror da alcune delle sue sale per un motivo piuttosto comprensibile. Il film non fu proiettato nelle cittadine di Milwaukee e Waukesha, perché nel 2014, proprio in quest’ultima, due ragazzine di 12 anni avevano accoltellato una loro coetanea come tributo allo Slenderman. (Foto: MovieStills)
Chiara Ferragni Unposted - Come al solito, la Ferragni è stata divisiva. Mentre una parte di pubblico non vedeva l'ora di scoprire i retroscena della vita della celebre influencer sul grande schermo, tanti altri hanno fortemente criticato l'operazione fin dall'inizio. Di conseguenza, mentre molte sale hanno proiettato il documentario, alcune hanno invece deciso di cavalcare l'onda contraria, facendo sapere pubblicamente di aver rifiutato il film per ragioni "ideologiche".
(Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
L’ultima tentazione di Cristo – Considerato blasfemo da diversi gruppi di fondamentalisti religiosi, il film di Martin Scorsese fu oggetto di parecchie campagne di boicottaggio, il cui scopo era proprio quello di impedirne la distribuzione nelle sale. Diversi cinema accolsero la richiesta, ma non tutti: in Francia, a Parigi, un esercente che decise di non piegarsi, venne preso di mira da un gruppo di fondamentalisti, che incendiò il suo cinema proprio durante la proiezione del film! (Foto: MovieStills)
Brian di Nazareth – Stessa sorte per il celebre film dei Monty Python: per via della sensibilità religiosa, furono parecchie le sale che decisero di non proiettarlo. Addirittura, in paesi come l’Irlanda e la Norvegia, il pubblico non ebbe nemmeno la possibilità di vederlo. (Foto: MovieStills)
The Irishman – Il film di Martin Scorsese e gli altri titoli di Netflix sono sempre stati al centro di diverse polemiche per via della loro distribuzione sulla piattaforma streaming. Tant’è che alcune compagnie - come Cineplex, Cinemark e Regal - negli States, si sono rifiutate di proiettarlo, perché dal loro punto di vista la gente avrebbe preferito aspettare il debutto su Netflix, anziché pagare i soldi del biglietto. Poco vantaggioso, insomma. (Foto: MovieStills)
La Bella e la Bestia – Ancora una volta, la religione. Un cinema dell’Alabama si rifiutò di proiettare il live-action Disney perché il personaggio di Josh Gad, LeFou, era stato presentato in maniera velata come omosessuale. Appellandosi apertamente alla loro morale cattolica, gli esercenti decisero di rifiutare il lungometraggio. (Foto: MovieStills)
Roma – Nonostante l’enorme successo di critica, le sale hanno snobbato il film di Cuaron proprio per la stessa ragione che le ha spinte a non proiettare The Irishman. (Foto: MovieStills)
Scarface – Il film originale del 1932, che ha poi ispirato l’opera di Brian De Palma con Al Pacino, suscitò diverse polemiche per via della rappresentazione degli italiani, raffigurati sempre come gangster, mafiosi e, in generale, criminali. La comunità, sentitasi presa di mira, decise dunque di ribellarsi a certi stereotipi, e il risultato fu che in città come Chicago, il film venne proiettato circa 10 anni dopo. (Foto: MovieStills)
Star Wars: Gli ultimi Jedi – Per incrementare le proiezioni del film, la Disney aveva promesso agli esercenti che lo avessero tenuto in sala per quattro settimane consecutive, la bellezza del 65% degli incassi. Un’offerta che, chiaramente, può essere allettante per un multisala, ma assolutamente deleteria per le piccole attività, che in quel modo avrebbero dovuto proiettare per un periodo così lungo, un solo, singolo film. In segno di protesta, un piccolo cinema dell’Iowa decise di rifiutarlo direttamente. (Foto: MovieStills)
The Interview – La commedia con James Franco e Seth Rogen è stata oggetto di parecchie controversie per via della sua rappresentazione parodistica del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, che era stato dipinto in maniera grottesca e beffarda. Per questo motivo, un gruppo di hacker – probabilmente proveniente proprio dalla Corea del Nord – minacciò tutti i cinema che avessero proiettato il film, promettendo ripercussioni paragonabili solo all’11 settembre. Da quel momento, la maggior parte degli esercenti rifiutò il lungometraggio, costringendo la Sony a rinunciare alla distribuzione. (Foto: MovieStills)
Dallo Slenderman al Joker, passando per Star Wars e un celebre film boicottato (e non proiettato) perchè ritenuto offensivo proprio nei confronti di noi italiani.