10 scene dei film che hanno generato colossali e spiacevoli cause legali
10 scene dei film che hanno generato colossali e spiacevoli cause legali
Claudia Anania
Foto: Columbia Pictures/Fox
BORAT: Nel film il protagonista incontra tre ragazzi di una confraternita che, una volta ubriachi, si lasciano andare a commenti razzisti. Due di loro hanno citato in giudizio i produttori per diffamazione, affermando che quelle riprese sarebbero costate loro la reputazione e avrebbe influito sule loro carriere. La causa però è stata respinta nel 2007.
Foto: Fox
RESIDENT EVIL THE FINAL CHAPTER: Nell'ultimo film con protagonista Milla Jovovich, quest'ultima guida una moto attraverso una landa desolata. Sul set la stunt si è scontrata con una gru fotografica che si è abbassata troppo presto e le ha causato delle ferite piuttosto gravi (tra cui danni ai nervi del midollo spinale). La causa è ancora in corso e non si conosce l'entità del risarcimento richiesto dalla donna.
Foto: Screen Gems
APT PUPIL: nel film di Brian Singer c'è una sequenza in cui uno studente di 16 anni immagina i suoi compagni mentre fanno la doccia nei panni di prigionieri ebrei nei campi di sterminio. Ben tre ragazzi, poco dopo le riprese, hanno accusato la produzione di essere stati costretti a spogliarsi integralmente e che questo avrebbe causato loro stress psicologico. Le prove tuttavia erano insufficienti, ma la scena è stata nuovamente girata da attori adulti.
Foto: Tristar Pictures
DIE HARD 2: In questo caso, in realtà, la causa dipende non da una scena girata, ma da una che alla fine è stata scartata. La casa di produzione aveva stretto un accordo con la Black & Decker per includere un loro prodotto nel film (al fine di ottenere fondi per il progetto). La compagnia sopracitata aveva anche organizzato una campagna pubblicitaria legata proprio al film, per poi scoprire che la sequenza alla fine era stata tagliata. La società a chiesto 150 mila dollari di danni, ma l'accordo finale con la Fox è avvenuto in via extragiudiziale.
Foto: Fox
COUPLE RETREAT: In una sequenza, il personaggio interpretato da Jon Favreau si masturba utilizzando un opuscolo dell'hotel, su cui si trovava la foto dell'ex modella Irina Krupnik. Quest'ultima ha intentato una causa per appropriazione indebita di somiglianza, dal momento che non aveva mai acconsentito all'uso della sua immagine per questo scopo. Il giudice però ha respinto l'accusa.
Foto: Universal
AMERICAN HUSTLE: In una scena il personaggio di Jennifer Lawrence spiega al marito (Christian Bale) di aver letto un articolo di Paul Brodeur in cui si afferma che il forno a microonde toglie il nutrimento dal cibo. Lo scrittore scientifico ha fatto causa alla produzione per diffamazione, affermando di non aver mai detto niente di simile e che, per questo, la sua carriera poteva essere compromessa.
L'autore ha chiesto 1 milione di dollari, ma la causa è stata respinta perché il personaggio della Lawrence è considerata troppo inaffidabile per dare peso alle sue parole.
Foto: Columbia Pictures
AUGURI PER LA TUA MORTE: La Universal è stata citata in giudizio con l'accusa di aver rubato il design della maschera del killer ad una scuola di New Orleans. La causa è ancora in corso e al momento l'opinione pubblica è divisa tra chi effettivamente vede una somiglianza tra le due maschere e chi invece ritiene che si tratti di un disegno non originale e non giustifica un'azione legale.
STRAIGHT OUTTA COMPTON: Il vero Jerry Heller ha intentato una causa per diffamazione, a causa del modo in cui è stato rappresentato nel film. L'ex manager è morto nel 2016 e il suo avvocato ha sostenuto che il decesso sia stato provocato proprio dallo stress per la situazione. Il giudice che ha esaminato il caso ha tuttavia respinto la causa.
Foto: Universal
THE HANGOVER II: Memorabile, senza dubbio, la scena in cui Stu si sveglia con un tatuaggio come quello di Mike Tyson sul lato del viso. A fare causa è stato il tatuatore del pugile, affermando che il disegno era coperto da copyright. Alla fine la Warner Bros. si è accordata in via extragiudiziale con l'uomo e non è ben chiaro l'ammontare del risarcimento.
Foto: Warner Bros.
GHOSTLAND: Nel film una delle due protagoniste batte il viso contro una finestra e sembra che l'attrice si sia ferita (e sfigurata) il volto quando il vetro si è rotto. La ragazza ha intentato subito causa contro la casa di produzione, affermando che sul set non erano state adottate le misure minime di sicurezza. La causa oggi è ancora in corso e, dunque, non è ancora stato rilasciato il verdetto ufficiale.
Foto: Radar Films
Nel mondo del cinema capita molto spesso che le case di produzione siano trascinate in cause legali legate a problemi di varia natura. Si può passare per incidenti sul set, che hanno avuto anche conseguenze piuttosto gravi, o anche tentativi piuttosto pallidi di avere un po’ di notorietà per un solo attimo.
Oggi vogliamo proporvi infatti le 10 scene dei film che hanno causato non pochi problemi agli studios che hanno finanziato il progetto, con esiti non sempre favorevoli per quest’ultimi.
Se vi è piaciuta la nostra gallery «10 scene dei film che hanno generato colossali e spiacevoli cause legali», forse potrebbe interessarvi anche:Youtube