Blade: Trinity - L’attore Patton Oswalt ha accusato Wesley Snipes di essersi comportato in maniera così bizzarra sul set, presentandosi in ritardo o rifiutandosi di parlare con parte della crew, che alcune battute del personaggio di Ryan Reynolds (nei panni di Hannibal King) sono cambiate perché Snipes era assente dalla scena. In un’altra sequenza, Snipes si sarebbe rifiutato di aprire gli occhi quando doveva: la scena è stata corretta in CGI. Snipes, ovviamente, ha rimandato al mittente tutte le accuse. (@MovieStills)

Charlie’s Angels - Nel primo film del 2000 ispirato alla celebre serie tv, Crispin Glover interpretava il cattivo di turno, Il Secco. L’attore aveva criticato aspramente la sceneggiatura, dichiarando che non avrebbe recitato quelle battute. E il personaggio del Secco, in effetti, è stato cambiato: è diventato alla fine un personaggio muto.

L’isola perduta - L’ego di Val Kilmer ha di fatto modificato il film del 1996, ispirato a un romanzo di H.G.Wells. Anche se sul set recitava anche il gigante assoluto Marlon Brando, Kilmer si è comportato da star capricciosa, pretendendo che il suo orario di lavoro fosse ridotto e riferendosi alla troupe in modo aggressivo. Nessuno fu capace di fermarlo, finché la produzione decise un cambio radicale: il regista che era stato chiamato a dirigere il film è stato sostituito con John Frankenheimer, che finalmente ha raddrizzato la situazione. (@MovieStills)

Facciamola finita - Nella pazza commedia horror di Seth Rogen in cui tantissime star interpretano una versione fittizia di loro stessi, c’è una scena piuttosto particolare in cui Channing Tatum, travestito da schiavo sadomaso al guinzaglio di un gruppo di cannibali, avrebbe dovuto interagire con Emma Watson. Ma Tatum si è prodotto inaspettatamente in un balletto coperto solo di un tanga di pelle, e Emma non ha retto: ha deciso di lasciare il set. Così, la scena non è mai stata girata. (@Universal Pictures)

Miami Vice - Ecco un caso in cui il comportamento dell’attore è stato certo un po’ repentino, ma comprensibile. Il film del 2006 è stato girato in parte anche in Repubblica Dominicana. Alcune zone del paese erano così pericolose, per la presenza di gang e criminali, che un poliziotto è rimasto ucciso in uno scontro. Jamie Foxx, spaventato dalla situazione, ha abbandonato il set rifiutandosi di girare fuori dagli Stati Uniti. Così il finale di Miami Vice, che doveva essere girato in modo più spettacolare e drammatico in Paraguay, è stato cambiato. (@MovieStills)

Star Trek - L’insurrezione - Patrick Stewart è rimasto parecchio contrariato dopo aver letto lo script del film firmato da Michael Pillar, e ha inviato allo sceneggiatore una lettera di fuoco dove specificava che la trama "non aveva sorprese e nemmeno un po’ di humour, ed era pieno di cliché". Un po’ troppo diretto, in effetti. Ma Pillar, invece che offendersi, ha preso la palla al balzo e ha riscritto l’intero plot. (@Paramount)

Gone Girl - Quando la fede sportiva cambia il corso dei film. In Gone Girl, Ben Affleck avrebbe dovuto indossare per una breve scena un cappellino degli Yankee, la squadra di baseball di New York. Ma l’attore è un tifoso sfegatato della squadra di Boston acerrima rivale degli Yankee, i Red Sox, e si è rifiutato di indossare quel cappello, nonostante David Fincher abbia cercato di convincerlo. Alla fine, ha accettato un cappellino dei Mets, altra squadra di baseball di New York. (@MovieStills)

Scontro tra titani - Nel film doveva comparire in un breve cameo un gufo meccanico chiamato Bubu. Niente più che un piccolo gioco, ma Sam Worthington lo odiava così tanto che il regista Louis Leterrier ha raccontato che ha cercato di danneggiarlo fisicamente per renderlo inutilizzabile. Alla fine, Leterrier si è arreso e ha ridotto all’osso il ruolo del gufetto.(@Warner Bros)

Maledetta ambizione - Dopo aver registrato le prime tremende critiche rivolte al thriller, la coprotagonista Faye Dunaway si rifiutò di girare un nuovo finale che la vedeva passare da vittima a vero killer. Semplicemente non rispose più alle telefonate della produzione, e il film rimase così com’è, meritandosi anche qualche Razzie Award. (@Paramount)

Apocalypse Now - Ed eccoci nel campo del mito: stiamo parlando del film di Francis Ford Coppola sul quale si sommano interminabili leggende. Una di queste vuole che Marlon Brando odiasse il film e avesse fatto di tutto per sabotarlo, a partire dalla poca voglia di memorizzare le sue battute. Un altro problema fu il suo aumento di peso durante la lavorazione: Coppola decise quindi di vestirlo prevalentemente di nero e dedicarsi ai suoi primi piani. Infine, il mito vuole che la sua incapacità di adattarsi al piano di lavorazione abbia determinato la riscrittura di buona parte del film. (@MovieStills)