Non si può negare che praticamente tutto ciò che vediamo in 300 di Zack Snyder pare urlare a squarciagola: "Non sono una lezione di storia!". In molti però si erano offesi per la rappresentazione dell'Impero persiano, definita addirittura come razzista. Nel film i persiani vengono mostrati come primitivi e selvaggi in contrasto con gli spartani, figure maschili avvenenti e archetipiche, e gran parte dell'esercito persiano è composto da mutanti subumani e altri abomini grotteschi. La rappresentazione più singolare, tuttavia, è quella dello stesso re Serse (Rodrigo Santoro), reimmaginato qui come un demi-dio decadente e imponente, in contrasto con la realtà decisamente più modesta del vero Serse (trattasi, ovviamente, di una licenza rispetto alle fonti storiche). C'è da dire anche che Hollywood molto raramente, quando rappresenta personaggi mediorientali, si muove in punta di fioretto o predilige le sfumature. (foto: Warner Bros.)